Nando Mismetti

di Chiara Fabrizi

«Stasera i numeri ci sono ma il confronto è ancora aperto e le mie dimissioni restano un’opzione». Questo ha riferito all’assemblea del Pd, il sindaco di Foligno Nando Mismetti a margine di una giornata di passione segnata dalla conta dei voti in vista della seduta di martedì dedicata al bilancio di previsione, su cui pende l’ultimatum della prefettura.

Spiraglio Trombettoni Stando a quanto ricostruito, dopo la conferenza stampa del consigliere Elio Graziosi (gruppo Misto), il primo cittadino ha richiesto con un documento l’impegno dei consiglieri per evitare brutte sorprese in consiglio comunale. Stando a quanto risulta le lunghe trattative con Lorella Trombettoni (Pd), che ha rassegnato le dimissioni dalla presidenza della prima commissione, avrebbero permesso di aprire uno spiraglio a cui, in queste ore, si aggrappa la maggioranza sempre orfana dei tre consiglieri dissidenti Lorenzo Schiarea (Movimento per Foligno), Moreno Finamomenti (Pd) e Roberto Ciancaleoni (Socialisti). Il voto della consigliera, determinante per la tenuta della giunta, sarebbe comunque legato a doppia mandata al documento elaborato negli ultimi due giorni sul futuro della Fils, lo stesso che ha convinto Graziosi.

«Dimissioni restano un’opzione» Gli impegni contenuti nell’atto, al momento ancora blindatissimo, sarebbero al vaglio della Trombettoni che avrebbe quindi cautamente aperto alla maggioranza, del sindaco e della giunta, pur riservandosi un’analisi sul testo prima di pronunciarsi definitivamente sul voto in consiglio comunale. Tant’è che di fronte all’assemblea del Pd, nella prima serata di lunedì, Mismetti ha affermato: «Questa sera la maggioranza c’è ma la situazione è complicata e occorrono valutazioni accurate che anche io – ha detto il sindaco ai delegati democratici – continuerò a fare stanotte, tra queste ci sono anche le mie dimissioni».

Notte di fibrillazioni Più nel dettaglio: «Al momento resta aperto il confronto per arrivare a definire una possibile soluzione positiva per l’approvazione del bilancio. Rimangono aperte le questioni politiche che richiederanno più tempo e sarà necessario vagliare nell’ambito di un percorso aperto alle associazioni e alla società civile, per consolidare una maggioranza più forte per i prossimi tre anni». Come a dire anche se superiamo lo scoglio del bilancio, occorrerà sedersi a tavolino e capire come procedere. Ergo: fino a martedì mattina si resta col fiato sospeso

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