Il regista Mark Wahlberg porta al cinema non un docudrama ma un film che pone sotto i riflettori, anche con un eccesso di pathos e retorica, le vite spezzate dei lavoratori
Il regista Mark Wahlberg porta al cinema non un docudrama ma un film che pone sotto i riflettori, anche con un eccesso di pathos e retorica, le vite spezzate dei lavoratori