di Marta Rosati

La produzione del reparto Acciaieria (Acc) subisce stop di continuo per insaturazione, di recente è stata bloccata anche per carenza di rottame e difficoltà a reperirlo; secondo quanto comunicato dall’azienda alle Rsu, sulla fermata delle linee avrebbe influito pure un problema di trasporto del materiale da caricare nei forni. Eppure per un altro reparto, il Laminatoio a caldo (Lac), si è parlato in settimana di prossime nuove assunzioni per far fronte a un aumento dei turni.

Acciaieria Tk-Ast Per gli addetti ai lavori probabilmente nulla di sorprendente ma dall’esterno forse questo contrasto di luci e ombre sul gigantesco stabilimento di viale Brin non è di facile comprensione. In verità la spiegazione è molto semplice. Il complesso processo del reparto Acc, innescato dal parco rottami, è suddiviso su due linee, quelle di cui si torna a parlare ad ogni fermata di fine mese; quindi Fea4, Aod2, Cco3 e la parallela Fea5, Aod3, Cco7. Le sigle, in entrambi i casi, stanno ad indicare rispettivamente un forno di fusione rottami, un impianto di affinazione Argon oxygen decarburization, e la relativa colata continua dalle siviere internamente rivestite di materiale refrattario. Quello che esce dalle due linee sono le cosiddette bramme.

Il laminatoio Il Treno a caldo è quell’impianto che interviene proprio su tali semilavorati siderurgici. Lac è il reparto di Ast che si occupa della laminazione, ovvero diminuisce lo spessore delle bramme prodotte in Acc, le quali però non sono necessariamente sottoposte a tale processo ogni volta. L’acciaio che esce dal reparto Acciaieria (affinato ad altissime temperature e colato) potrebbe essere stoccato come materiale di scorta. Di conseguenza, in caso di carenza di ordini, Lac potrebbe lavorare le bramme conservate in magazzino o, come già avvenuto per conto lavoro di Aperam, potrebbe marciare per semilavorati esterni, con inevitabile aumento dei turni e quindi del personale come infatti avverrà prossimamente.

Summit al ministero A favorire l’ingresso di nuova forza lavoro in fabbrica per il Treno a caldo, dal quale esce inox finissimo sottoforma di rotoli (coils), ci sono dunque sostanzialmente tre ragioni: innanzitutto il fatto che per la laminazione, Ast sia dotata di un’unica linea; in secondo luogo il fatto che la laminazione avviene facilmente riportando la bramma a temperatura attraverso un forno di preriscaldo e da ultimo la possibilità che il processo avvenga per bramme provenienti da altri stabilimenti. Una quarta ragione, se vogliamo, è legata agli attuali occupati che essendo in organico ridotto rispetto al carico di lavoro, si sono spesso ritrovati a fare gli straordinari almeno fin quando le Rsu hanno proclamato lo stato di agitazione per il mancato accordo con la direzione aziendale. La tensione è alta, il tavolo del Mise sempre più vicino: si va l’8 novembre e a tenere banco saranno le relazioni industriali.

@martarosati28