di Marta Rosati

Il loro incedere flemmatico, la scia appiccicosa, le antenne e il loro guscio così elaborato ed elegante, sono le caratteristiche delle lumache dalle quali il 29enne ternano Nicola Imperatori è da sempre affascinato. Laureato in Scienze forestali e specializzato in Gestione di aree protette e parchi naturali, da un anno e mezzo si dedica all’allevamento di questi particolari animali, un sogno che covava dal 2011 e che ora è diventato realtà grazie all’aiuto di papà Antonio. «Per questo lavoro – racconta il giovane imprenditore a Umbria 24 – sono essenziali amore e pazienza».

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Nicola Imperatori al lavoro Precarietà, disoccupazione diffusa e quell’interesse un po’ fuori dal comune; così Nicola ha deciso di buttarsi nell’impresa cercando di inventare qualcosa di nuovo. Un consistente investimento iniziale, un terreno di tre ettari nella campagna di Marmore, i primi 80 mila esemplari per cominciare (oggi siamo a quota 2 milioni circa) e l’avvio dell’attività con 25 recinti da riproduzione e 44 da ingrasso. L’elicicoltura è un settore in espansione: «Questo allevamento – dice orgoglioso Nicola – è il più grande del centro Italia». Umbria lumache punta intanto a vendere le chiocciole per fini gastronomici: «Quelle allevate in Italia a ciclo naturale, non hanno nulla a che vedere con quelle che arrivano dall’estero, la differenza sta nella consistenza e nella fragranza della carne e ad oggi il 70% di quelle consumate nel nostro Paese non sono autoctone, noi vogliamo invertire la tendenza valorizzando la lumaca locale allevata a ciclo naturale, perché è più buona ed essendo uno sfizio della buona tavola, vale la pena spendere un poco in più».

Un’oasi di pace a Marmore Passeggiando tra i campi di bieta, cavolo cavaliere, broccoletti, ravezzone, verza e lattuga, che crescono senza alcun prodotto chimico, Antonio e Nicola fremono per rivelare aspetti davvero curiosi di questi animali: «Questo è il periodo del letargo – quasi  tutte le lumache sono infatti chiuse nel proprio opercolo – e vivono a poco più di un battito al minuto, ne raggiungono 100 l’estate quando il terreno va mantenuto sempre umido». A pensarci viene un po’ di invidia: noi siamo abituati a ritmi tanto frenetici. E come si riproducono? Forse questa è la parte più affascinante di tutte: «Le lumache sono ermafroditi incompleti, per accoppiarsi estraggono un piccolo sperone bianco e si agganciano tra loro, dopodiché diventano entrambe femmine e ciascuna delle due può deporre dalle 50 alle 100 uova a 5 cm di profondità nel terreno, in media un 30% dei nuovi nati non sopravvive. La durata della vita di una lumaca – aggiunge Nicola – è di circa 5 anni, ma se è vero che il rapporto di riproduzione è potenzialmente 2:200, va anche considerato che c’è un discreto tasso di mortalità, c’è chi non resiste al freddo dell’inverno, e chi  è vittima dei predatori». Volatili e topi sono i più temuti. Passato l’inverno, nel mese di aprile, le lumache saranno trasferite negli orti da ingrasso, come alimentazione di supplemento per loro saranno utilizzati girasoli e carote rosse.

L’allevamento di lumache a Terni Viaggiando in questa oasi di pace, il giovane Nicola anticipa qualcosa sul futuro: «Sono in cantiere numerose novità, presto nascerà ad esempio un’associazione dedicata e il sogno più grande è quello di allestire una vera e propria fattoria didattica e ‘il giro del mondo in lumaca’».  Cosa ha in mente Nicola resta top secret. E intanto che siamo lì a curiosare, l’imprenditore 29enne riceve un ordine da un ristorante: «Te le consegnerò spurgate». Per 10 giorni Nicola, dopo averle sciacquate, le tiene nelle cosiddette gabbie da spurgo, nelle quali le lumache si liberano di tutto quello che hanno mangiato per finire in pentola già pulite. Nicola consiglieresti questo lavoro ai giovani? «Certamente, purché abbiano passione e pazienza come me. Io sono pronto per qualsiasi tipo di consulenza oltre che per la vendita di lumache». Per informazioni 328.1875918. Antonio e Nicola non vogliono sbilanciarsi su tutte le novità in cantiere ma la sensazione è che torneremo a parlare di ‘Umbria lumache’ molto presto. Peraltro l’azienda è nata allo scopo di rivolgersi al mercato di élite gastronomico ma la bava di lumache per esempio è utilizzata nella cosmesi e non è escluso che l’azienda di Marmore possa valutare l’opportunità. Se state pensando anche voi di dedicarvi a questa attività, non vi resta che contattare ‘Umbria lumache’ per tutte le informazioni del caso.

@martarosati28

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2 replies on “Terni, l’affascinante mondo di ‘Umbria lumache’: a Marmore due milioni di esemplari”

  1. Sto valutando di avviare un piccolo allevamento,se posso visitarti per avere delle delucidazioni e visitare il tuo allevamento.
    Ringrazio anticipatamente. Se mi puoi inviare i tuoi riferimenti

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