L'area di Ellera dove potrebbe sorgere Ikea

di Antioco Fois

La caccia al terreno si è riaperta. E per l’insediamento di Ikea nel Perugino spuntano le prime proposte concrete. Questa volta la partita per la ricerca della superficie per l’insediamento da 30 mila metri quadri si gioca a Corciano, territorio confinante col capoluogo che ha preso quota negli interessi della multinazionale svedese, in alternativa a Perugia, ipotesi iniziale, che ha tenuto banco per anni, con tanto di un progetto depositato da tempo in Comune. Diverse le offerte presentate dai business man locali, che stanno facendo a gara per proporre una location dove ospitare il megastore e intessere un affare a diversi zeri con la multinazionale del mobile low cost.

Le ipotesi I requisiti del terreno idoneo all’insediamento rimangono gli stessi: circa dieci ettari (centomila metri quadri) nei pressi di una superstrada a quattro corsie, dalla quale sia visibile lo store. Stando alle indiscrezioni che circolano negli ambienti economici del capoluogo sarebbero due le proposte principali offerte a Ikea per costruire il “cubo blu”. Entrambe nella zona di Ellera. Una nell’area ex Ellesse, un tempo quartier generale dello storico brand umbro di abbigliamento e articoli sportivi. Un’altra ipotesi sarebbe targata Conad, che punta ad una superficie vicino al nuovo centro commerciale edificato nell’area ex Quasar. Tra gli altri candidati per il business Ikea, il gruppo dei supermercati avrebbe pensato al terreno Cfm-ex Sicel di Ellera e avrebbe già nel cassetto un progetto ad hoc da proporre alla multinazionale scandinava. Il lotto, circa 10 ettari appunto, era stato oggetto di interesse da parte di Self. Il gruppo del fai-da-te, già presente in via della Pallotta a Perugia, progettava in quella superficie l’apertura di un punto vendita, ma il progetto è poi sfumato.

Ben 240 posti in palio Per dare un’idea di quello che potrà essere il business Ikea per l’Umbria basta citare le due cifre principali del piano di sviluppo commerciale ad uso della multinazionale: 240 nuovi posti di lavoro e un milione di potenziali clienti, che abitano a una distanza ragionevole dal capoluogo regionale. Per il Comune che avrà l’insediamento Ikea nel proprio territorio c’è poi la prospettiva di qualche milione di euro di oneri di urbanizzazione come introito iniziale, al quale seguiranno le entrate cicliche annuali dei tributi locali, Imu in testa. Insomma, se Corciano dovesse soffiare l’affare a Perugia sarebbe un duro colpo per il capoluogo, soprattutto in termini di mancati introiti e indotto, specialmente indiretto. C’è da dire, invece, che al normale cittadino che attende l’apertura dello store umbro (prevista prima per il 2014 e poi rinviata al 2016 dalla stessa maison) cambierà poco che questo venga edificato a Ellera o San Martino in Campo.