di Chiara Fabrizi
Senza cassa integrazione dal 30 giugno. Questa la situazione dei circa 65 operai di Isotta Fraschini, il ‘repartino’ che produceva alluminio nel polo metallurgico ex Pozzi, dopo che il ministero dello Sviluppo economico (Mise) ha stoppato il rinnovo dell’ammortizzatore sociale a causa della mancata vendita del sito.
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Operai di Isotta senza cassa da due mesi Inutile dire che la preoccupazione dei lavoratori è grande, come i disagi che per molti sono insostenibili. «Non percepiamo un centesimo da oltre un mese e c’è grande difficoltà economica – spiega la Rsu – pensavamo di poter contare sul pagamento di una settimana della cassa del mese di luglio, convinti che ci fosse stata concessa fino all’8 dello stesso mese, ma in realtà era fino al 30 giugno. Parliamo di meno di duecento euro a lavoratore – dicono – ma per molte famiglie sono essenziali». La cassa integrazione potrebbe essere sbloccata dalla commissione ministeriale a cui il tribunale di Spoleto ha inviato una proroga ai termini di vendita di Isotta Fraschini.
Lo stop al Mise I commissari straordinari hanno infatti previsto la possibilità per eventuali investitori di manifestare l’interesse sul repartino dell’alluminio anche nell’ambito della procedura in corso per la cessione di Ims (ghisa), l’altra fabbrica della ex Pozzi di Spoleto. Da qui la possibilità di assicurare un reddito alle 65 famiglie almeno, che in caso di via libera percepirebbero la cassa integrazione anche per i mesi pregressi, ossia dal primo luglio, fino a quando però sarà da stabilire, ma si parla del 30 ottobre. Ai circa 150 operai di Ims, invece, a fine giugno è stata regolarmente rinnovata la cassa integrazione fino a dicembre ma soltanto in attesa di conoscere l’esito della procedura di vendita, che dovrebbe concludersi entro la prima decade di ottobre con la presentazione delle eventuali offerte vincolanti all’acquisto.
Ims e richiesta incontro Per Ims si sono contate tre manifestazioni di interesse e la speranza è che gli interessati arrivino a mettere sul tavolo dei commissari una proposta per acquisire il sito industriale. In questo i delegati delle sigle sindacali hanno richiesto un incontro ai commissari straordinari, Marco Sogaro e Simone Manfredi, uno di stanza a Roma e l’altro a Milano. L’obiettivo dei rappresentanti dei lavoratori è tentare di fare il punto sulla delicata fase di entrambe le aziende del polo metallurgico.
@chilodice