di Mattia Farinacci
Dal ‘Del Duca’ di Ascoli le Fere tornano a casa con 0 punti ma soprattutto le ossa rotte per l’ennesima partita ‘stregata’ della stagione. Dello stesso avviso il mister toscano: «Mi sto avvicinando alle 300 panchine. Ho fatto sempre fatto giocare bene le mie squadre in queste partite ma non sono mai stato fortunato, giovedì vado a farmi togliere il malocchio perché per perdere una partita come stasera mi vengono i dubbi di non stare simpaticissimo a qualcuno. Situazioni che stasera sono state decise tutte correttamente ma che alla fine girano sempre contro di noi, vorrei che ogni tanto girassero a favore nostro».
La prestazione Sulla prestazione il tecnico ripete quanto detto spesso nelle altre sei partite giocate: «Siamo partiti forte perché volevamo vincere questa partita e avevamo poche alternative. Siamo riusciti anche a segnare ma il Var ha visto in un certo modo. Salviamo un’altra prestazione però i punti li lasciamo sempre agli altri. Stiamo costruendo almeno 10 occasioni da gol a partita e sempre molte più degli avversari ma il problema è che non riusciamo a concretizzarle, abbiamo preso tanti pali e subiamo tanti gol da piazzati». Una chiave tattica importante, ma anche inedita, è arrivata nel secondo tempo quando Lucarelli ha gettato nella mia sia Favilli sia Raimondo: «Possono coesistere perché uno viene incontro e l’altro cerca la profondità». Sulla scelta del rigorista, invece: «Avevamo 3 rigoristi: Dionisi, Casasola e Falletti. Federico ha preso la palla determinato e ha deciso di tirarlo, nessun altro si è fatto avanti, si vede che lui se la sentiva e gli altri un po’ meno. Col senno di poi è un altro discorso ma purtroppo non ho doti profetiche. Aldilà di tutto Federico ha fatto una buona partita e mi dispiace per lui per come è andata».
Reggiana e Mazzone Sul prossimo match, quello contro la Reggiana, niente sbilanciamenti o allarmismi: «Sabato non è decisiva ma importante, ho dato incoraggiamenti ai ragazzi perché la strada del gioco e di essere propositivi è quella giusta». Infine, l’ultimo intervento del mister è di quelli speciali e carichi di emozione per un pilastro del calcio scomparso: «Aspettavo questa partita per poter mandare un messaggio di vicinanza alla famiglia Mazzone perché non ho potuto presenziare al suo funerale. Negli anni sono stato molto in contatto con loro e gli mando un messaggio di affetto».
L’analisi Quella vista ad Ascoli è forse la miglior Ternana stagionale per gioco proposto, occasioni create, organizzazione difensiva e gioco in contropiede. Aldilà degli errori individuali che hanno condizionato inevitabilmente la partita infatti, Dionisi offre nella prima frazione un ottimo supporto alla squadra giocando con una pulizia tecnica mai vista finora in stagione se parliamo di prime punte: protezione del pallone, scarichi precisi e via di ripartenze che hanno rischiato di regalare il vantaggio ai rossoverdi in più occasioni dopo il rigore fallito. Paradossalmente quello che è mancato da Federico Dionisi nel corso del match è un po’ di esperienza nei singoli episodi, lui che più di tutti avrebbe da insegnare in questo aspetto. Il resto lo ha fatto la sfortuna quando il Var ha strozzato la gioia del vantaggio rossoverde prima e l’illusione del pareggio poi, condannando le Fere a rimuginare e mangiarsi le mani per le occasioni ancora una volta non concretizzate.
Allenamenti e prevendita Nel frattempo, archiviato il turno infrasettimanale, è già tempo di preparare il prossimo match in programma sabato 30 settembre alle 16:15 contro la Reggiana. In questo senso i rossoverdi hanno lavorato in mattinata all’antistadio Taddei e si ritroveranno domani pomeriggio alle 16 al San Paolo di Narni in un allenamento a porte chiuse. Già attiva invece la prevendita per il match contro gli emiliani.