di M.R.

L’assemblea comunale del Pd ha scelto il proprio segretario: eletto a scrutinio segreto, con 79 preferenze il candidato under 40 Jonathan Monti. Hanno votato 119 aventi diritto su un totale di 138, nel conto dei voti due schede nulle. In un passaggio della relazione il neo eletto: «Ci sono sensibilità diverse e ogni volta riemergono, la nostra forza sta nel tenerle insieme. Il Pd – ha detto – deve aprirsi, dobbiamo avere la capacità di parlare a tutti». A tenere banco, seppure molto velatamente, le dichiarazioni dell’assessore Armillei che hanno scioccato il Pd.

Monti Tra i punti di forza del documento programmatico del nuovo segretario «il rilancio non rituale dei circoli, del loro ruolo. Ci attende una sfida gravosa – ha dichiarato il nuovo segretario – ma allo stesso tempo affascinante, ciascuno deve portare il suo contributo di idee e azioni». Il giovane dem subito dopo l’esito del voto: «Mi sento un semplice cittadino, animato da sempre da grande passione politica e oggi investito di un ruolo certamente importante».

IL NUOVO SEGRETARIO IN UNA INTERVISTA: IL VIDEO

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Maria Grazia Proietti La presidente dell’assemblea comunale ha aperto la seduta prendendo le difese del partito. L”uomo cultura’ della giunta Di Girolamo non viene mai nominato, in ogni caso dovrebbe aver sentito fischiare le sue orecchie lunedì sera: «Il Pd – ha attaccato la Proietti – non può essere bersaglio di molti, ingiusti ingenerosi strali. Con forza voglio dire che al partito dobbiamo volere bene, è il primo al quale mi sono iscritta, i militanti meritano rispetto e riconoscenza, il Pd non è il male di questa città; per chi da una posizione niente male si permette uscite pesanti la risposta è: ci si metta in gioco, in discussione, anche in una campagna elettorale. Il Pd è grande e vero,  questi colpi bassi sono attacchi anche ai candidati alla segreteria, due persone per bene, uomini attivi e pronti a lavorare».

Narciso e Monti «Amo la mia città e questo partito, – ha detto il consigliere Fabio Narciso chiamato a rompere il ghiaccio -a disposizione dei quali mi sono sempre messo, come in questo caso. Il Pd è nato per cambiare l’Italia nel momento più difficile del nostro Paese per una crisi prima economica poi politica, quindi sociale. Dobbiamo sostenere il processo di trasformazione avviato, avere un progetto di società, di questo deve farsi carico il Pd. Trasparenza e legalità devono essere i carburanti di un motore attivo nel processo di riformismo». «Ci siamo posti dei limiti ai quali oggi dobbiamo rimediare – ha detto Monti – occorre innanzitutto ricollegare le politiche locali alle grandi questioni nazionali, con il confronto costruttivo dobbiamo mantenere compatte le diverse sensibilità che animano il partito e restituire forza ai circoli». Sui grandi temi, visioni comuni: l’importanza di università e ricerca, lo sviluppo economico che passi attraverso la tutela della salute e la salvaguardia dell’ambiente.

Andrea Delli Guanti Nella sala congressi dell’hotel Valentino c’è anche l’ex segretario, che non interviene ma, come dire, ‘è sulla bocca di tutti’. A lui rivolto il ringraziamento per gli anni spesi al servizio della politica cittadina con serietà: «Ci ha lasciato una bella eredità, – ha detto la Proietti – ci ha chiesto uno sforzo e stasera è qui per dimostrare che è terminata sì una fase ma non il suo impegno». Alcuni hanno fatto notare come il partito locale abbia chiuso all’interlocuzione con quello nazionale, incapace di interpretare la forte spinta di cambiamento avviata. Presenti anche coloro che sono stati considerati a lungo in corsa, Antonello Fiorucci, il senatore Gianluca Rossi. «Il Pd stasera torna a fare quello che è nelle sue corde – ha detto Fiorucci -: confrontarsi, la dialettica in questo momento è fondamentale».

I segretari Pd rappresentato a tutti i livelli, quello regionale con Giacomo Leonelli, provinciale con Carlo Emanuele Trappolino e quello giovanile con il consigliere Andrea Zingarelli. Tutti hanno inteso portare il proprio contributo alla discussione. «L’unitarietà spesso si cerca non su colui che mette d’accordo tutti, ma su colui che non mette in disaccordo – ha fatto riflettere Leonelli -. La politica umbra ha questo stampo, ma ciò produce apatia del partito sul territorio, con segretari eletti all’unanimità e assemblee che non si riuniscono mai. Se il rischio dell’apatia c’è, noi oggi dobbiamo avere la forza e la capacità di interpretare comunque il bene che emerge dalla dialettica, che si muove dietro alle due candidature, e interpretarle al di là delle correnti e delle sensibilità». «È una fase complicatissima per il Paese – ha detto Trappolino – mettersi in gioco è coraggioso, è la forza di un Pd che vuole rispondere anche a pesanti attacchi ricevuti – di nuovo riferendosi ad Armillei – il cambiamento può essere bene interpretato da tutti, purché nella garanzia della qualità».

Gd Molto pragmatico Zingarelli: «Intanto una riflessione positiva – ha detto – sui giornali nelle ultime settimane non si è parlato che di Pd e questo ci fa bene, poi uno sguardo al futuro:  ci attendono due anni di lavoro a testa bassa fino al congresso 2017, con conseguente catena elettorale, saranno anni duri a livello gestionale, politico. Occorre ripensare l’assetto organizzativo del partito, già dalla giovanile, a Delli Guanti il merito di aver sperimentato molto. Un appello alla responsabilità degli iscritti, perché il segretario del Pd è una scelta non secondaria. Terni deve necessariamente aprirsi con autorevolezza politica, su ogni scelta umbra, rilanciando sé stessa con orgoglio ed entusiasmo».

Twitter @martarosati28

One reply on “Pd Terni, Monti è il nuovo segretario comunale: «Sfida importante, ripartiamo da circoli»”

  1. Sempre lo stesso refren: dobbiamo avere la capacita di parlare a tutti…….rilancio del circoli……..Ci sono sensibilità diverse e ogni volta riemergono, la nostra forza sta nel tenerle insieme………..BASTA!!!!! Sempree le solite sciocchezze……cámbiate disco mettetene uno credibile!!!!

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