Ai nastri di partenza, nel perugino, la campagna congressuale per Andrea Orlando segretario. Nella sede Pd di piazza della Repubblica si sono riuniti i promotori del comitato provinciale a sostegno della candidatura del Guardasigilli a segretario Pd. «Si è trattato di una prima riunione di confronto – si legge in una nota – organizzata per gettare le basi del percorso che porterà alle primarie del 30 aprile».
300 firme Raccolte dal territorio provinciale già le prime 300 firme di sostegno alla candidatura, altre ne arriveranno entro la scadenza di lunedì. All’incontro hanno partecipato la senatrice Valeria Cardinali, l’assessore corcianese Luca Terradura, Wladimiro Boccali, il segretario del Pd di Perugia Francesco Maria Giacopetti, Marco Tosti, Stefano Fancelli, Fabrizio Bracco, Gianmarco Alunni Proietti, Piter Foglietta, Fausto Bianchi, Michelangelo Grilli, Ruben Carletti, Mirco Ficarelli. Nel comitato anche il presidente della Provincia e sindaco di Foligno Nando Mismetti, il sindaco di Marsciano Alfio Todini, Sauro Cristofani, Alessandro Torrini, Claudia Bastianelli e altri rappresentanti delle istituzioni e del mondo della associazioni della provincia di Perugia.
Premier e segretario ruoli distinti «Siamo impegnati – scrivono nella nota – per un partito sinceramente progressista, di centrosinistra, europeista, aperto e plurale, che metta al primo posto i temi del lavoro, delle disuguaglianze e dell’inclusione. La scissione che si sta consumando in queste settimane è una sconfitta per tutti e indebolisce il progetto del Partito Democratico a vantaggio delle forze populiste che rischiano di essere attrattive. Dobbiamo tornare a essere inclusivi, consapevoli che anche nel confronto più duro sta la nostra ricchezza. Dobbiamo interpretare i bisogni delle nostre comunità, ma anche capire le ragioni di chi si è allontanato da noi, del risultato del 4 dicembre, dei tanti giovani che si allontanano dal Pd e dalla politica e per fare questo serve prima di tutto tornare all’ascolto e al coinvolgimento. Anche per questo siamo convinti della necessità di tenere distinti il ruolo di segretario, che deve prendersi cura del partito, da quello di premier, come dichiarato da Orlando».
Parola d’ordine: apertura I pro Orlando ritengono che si debba «sostenere con lealtà l’azione del governo Gentiloni, perché mentre aspettiamo il congresso ci sono risposte da dare al Paese e nostra è la responsabilità. Saremo impegnati – infine – perché il congresso non si consumi in una sterile conta, ma sia un’occasione e un momento di approfondimento e confronto, che sappia coinvolgere sui contenuti militanti, elettori, cittadini, intellettuali, forze economiche e sociali. Il congresso dovrà essere l’occasione per avviare un percorso che non si chiuderà il 30 aprile. Tra qualche giorno – ancora la nota – definiremo una cabina di regia regionale che così come i livelli provinciali tenga conto di tutte le sensibilità che nel Pd hanno deciso di sostenere Andrea Orlando alla guida dei democratici. Apertura è la parola d’ordine di questo percorso – conclude la nota – e anche questo comitato rimane aperto a quanti vorranno dare il proprio contributo portando esperienze e punti di vista diversi».
Arriva Damiano Lunedì 6 marzo, intanto, per lanciare la corsa alla guida del Pd di Andrea Orlando sarà presente in Umbria Cesare Damiano, presidente della Commissione Lavoro della Camera. L’appuntamento è nella sede del Partito democratico di Perugia, in piazza della Repubblica, alle 11. Saranno presenti esponenti della società civile e del Partito democratico umbro, pronti a sostenere il candidato Orlando nella corsa alla segreteria.
cari politicanti occupatevi dei problemi degli italiani non solo delle vs poltrone e privilegi
Prima tutti zitti, avete fatto uscire le forze migliori di sx e adesso fate i salvatori della patria con uno che ha condiviso le intemerate stro…..te di renzino. Siete sicuri che i componenti della base rientreranno a votare PD solo perché fate i comitati ? Ci dovevate pensare prima invece di avallare tutto e inchinarvi proni e obbedienti al dittatorello di Rignano.