Enrico Letta a Perugia (foto F.Troccoli)

di Daniele Bovi e Giorgia Olivieri

«Ci sono abituato». Enrico Letta scherza con i cronisti che nello scegliere il luogo più adatto per l’intervista di rito non vogliono metterlo «spalle al muro». All’ultimo tuffo della campagna elettorale più moscia e anomala della storia repubblicana il segretario dem è arrivato a Perugia giovedì per la sua unica tappa umbra. Appuntamento di fronte all’ospedale, o meglio, di fronte al Creo, il Centro di ricerca emato-oncologica. Poco più di un’ora e poi via verso il prossimo comizio.

VIDEO – LETTA DA SANITOPOLI ALLA SANITÀ

Arma a doppio taglio Stando a tutti i sondaggi pubblicati nel corso delle settimane passate la strada per Letta e i dem è in salita e il segretario ne è consapevole. L’ospedale è stato scelto per lanciare un «forte messaggio sulla sanità», ma scegliere uno degli epicentri di Concorsopoli è per il segretario un’arma a doppio taglio: da un lato dal Creo il Pd può attaccare la gestione della sanità portata avanti dalla Lega in Umbria, dall’altra il partito può essere facilmente infilzato con le carte dell’inchiesta che più di tre anni fa ha decapitato i vertici della Regione del Pd umbro.

PODCAST – L’UMBRIA A RISCHIO ASTENSIONE RECORD?

Concorsi e Chianelli Letta sa già che giovedì sarebbe stato pungolato sull’argomento: «In Umbria, a Perugia, abbiamo fatto degli errori in passato, ma quello che abbiamo fatto è sempre stato per il rilancio della sanità pubblica». Senza dimenticare il mezzo pasticcio combinato in Umbria sulla mancata visita al «Chianelli»: «Tornerò certamente – ha detto Letta rispondendo ai giornalisti – dopo le elezioni». Il fuoco della visita vuole però essere un altro: «Quello che è in corso in questa regione, oggi – ha detto a proposito della sanità – è un deliberato tentativo di smantellamento della sanità pubblica a favore del privato e contro l’interesse dei cittadini. Noi crediamo che il sistema sanitario debba essere complementare, ma sulla base della centralità del servizio pubblico.  I cittadini devono avere la possibilità tutti di usufruire delle prestazioni. Questo in Umbria negli ultimi tempi non sta più succedendo, per noi è grave».

FOTOGALLERY – LETTA A PERUGIA

Sanità «Da qui – ha aggiunto – parte un messaggio molto forte sul tema della sanità pubblica, il cui rilancio è uno dei nostri grandi obiettivi, soprattutto perché veniamo da due anni di pandemia nei quali abbiamo tutti capito l’importanza della sanità pubblica nel nostro Paese». «Nel nostro programma – ha aggiunto – un tema fondamentale è quello dell’eliminazione del tetto alla spesa per personale sanitario messo nel 2004». «Il ministro Speranza, con l’ultimo governo, è riuscito a mettere delle spese che siano di fianco a quel tetto, ma va tolto. L’investimento nel personale della sanità è fondamentale e altrettanto importante è «la nostra idea rilancio della medicina di territorio e dei medici di famiglia, la cui importanza con il Covid è stata ribadita».

 L’INTERVISTA AL SEGRETARIO DEM

Il comizio Prima del comizio il segretario stringe mani e incita in vista del voto. Ad ascoltarlo un centinaio di persone tra dirigenti, candidati e gente comune. Il segretario ha parlato di diritto alla salute e investimenti sui lavoratori in ambito sanitario, del lavoro dei sindaci sui territori, di riduzione delle tasse e cuneo fiscale, dell’importanza dell’istruzione per ridurre le diseguaglianze, di politiche di genere e maternità, occupazione giovanile, impegno contro l’astensionismo, dell’ambiente «come priorità» e di lotta al caro bollette attraverso la cooperazione europea.

Tasse e bollette A proposito di tasse e bollette Letta ha sottolineato che il Pd lavorerà per «la riduzione delle tasse sui lavoratori e le lavoratrici e del cuneo fiscale con l’obiettivo di avere, alla fine dell’anno, quella quattordicesima che porta a un salario più forte, per combattere così carovita e inflazione». «Putin – ha aggiunto – sta cercando la recessione nei Paesi europei, sta cercando di strangolare l’economia con il tema del gas e dell’energia. Dobbiamo assolutamente reagire con scelte europee che salvaguardino le famiglie e le imprese e questo va fatto con scelte europee e nazionali».

Giovani e diritti Per quanto riguarda le politiche giovanili Letta ha parlato di un «contratto di primo impiego detassato e aiuti per gli affitti per i più giovani». Il Pd, infatti, pone tra i propri obiettivi quello di abbassare l’età media con cui i ragazzi italiani escono di casa, da 30 a 24 anni come in Francia e in Germania, per farlo, spiega, «il loro primo lavoro non deve essere il solito finto stage gratuito, ma un impiego vero e retribuito». Toccando il tema dei diritti sociali il segretario ha osservato che sarebbe «meglio un premier uomo che fa politiche per le donne, che una premier donna che porta avanti logiche maschiliste e patriarcali». Il Pd, ha promesso, si batterà poi per salario minimo, parità salariale tra uomo e donna e lavoro come punto di ripartenza della democrazia.

Clima Il segretario ha poi presentato la proposta di una scuola gratuita dalla culla all’università. Proprio a causa di questa proposta, all’incirca un mese da, Letta era stato fischiato durante il meeting di Rimini, ma il dem ha ribadito con fierezza l’importanza per il Paese della scuola sia come strumento contro le diseguaglianze che come mezzo di emancipazione per le donne. E a pochi giorni dall’alluvione che ha colpito Marche e Umbria nel comizio di Letta non sono mancati i temi legati alla crisi climatica: «Cos’altro deve capitare perché l’ambiente sia al centro delle nostre attenzioni?» chiede Letta al pubblico ripercorrendo i fatti di cronaca legati all’ambiente che hanno caratterizzato la campagna elettorale: il distacco della Marmolada, la siccità, gli incendi e in ultimo le alluvioni di Pietralunga e Marche. Il segretario Pd ha definito «fondamentale» la lotta al cambiamento climatico come punto del programma del partito».

Coletto A rispondere a Letta sui temi che riguardano la sanità è l’assessore Luca Coletto: «L’operato delle istituzioni – scrive – è sotto gli occhi di tutti attraverso gli atti che vengono approvati. La voce dell’istituzione infatti, si fa sentire proprio attraverso le delibere e solo quei documenti possono essere condivisi o attaccati. Il segretario del PD, Enrico Letta, invece di fare propaganda davanti all’Azienda ospedaliera di Perugia, giocando su luoghi comuni che ormai sono diventati mantra a cui non crede più nessuno, mi porti gli atti approvati dalla giunta Tesei a favore della sanità privata e magari ne possiamo pure parlare. Diversamente smettiamola di utilizzare il tema della sanità privata per ingenerare paura e sconforto nei cittadini e nelle famiglie che stanno rialzando la testa dopo 2 anni di pandemia che ha avuto gravi risvolti economici». «La coperta dello smantellamento della sanità pubblica – aggiunge – ormai è diventata troppo corta e la sinistra rischia di rimanere un po’ allo scoperto, perché la verità è che abbiamo ereditato molti problemi in sanità e non diciamo, quando fa comodo, che andiamo a rinvangare fatti del passato. È stata propria la sinistra che ha gestito la “sperimentazione” decennale di Prosperius di Umbertide con un socio di maggioranza privato, mentre il pubblico deteneva la minoranza. La Regione Umbria a guida centrodestra è intervenuta con legge per riportare, nel rispetto delle norme, la maggioranza alla sanità pubblica. E ancora una volta parlano gli atti che sono pubblici e consultabili. La prossima volta quindi, il segretario del PD si informi meglio prima così magari potrà raccontare ai cittadini i fatti come stanno nella realtà».