La protesta del M5s davanti a Palazzo Cesaroni

Prosegue l’occupazione del consiglio regionale da parte del Movimento 5 stelle e della Lega Nord per protestare contro la mancata trattazione della mozione sugli inceneritori a Terni durante l’ultima seduta. Dopo la seconda notte in consiglio regionale, dove è stata montata anche una tenda, i quattro di opposizione hanno organizzato sit-in di fronte al consiglio regionale. A ingrossare le fila del M5s anche i consiglieri comunali di Terni, che già da mercoledì si sono uniti all’iniziativa. L’assessore Cecchini ha già assicurato che la giunta non prenderà alcuna iniziativa fino alla prossima seduta, ma ciò non è bastato a fermare la protesta che va avanti. La tenda montata in aula ha fatto sbottare la presidente dell’Assemblea, Donatella Porzi.

VIDEO. DE LUCA (M5S): «BASTA STUDI SERVONO SOLUZIONI»

Atteggiamento irrispettoso «Ritengo irrispettoso del luogo – afferma Porzi in una nota – quanto avvenuto la scorsa notte nell’Aula di Palazzo Cesaroni dove, durante l’occupazione intrapresa dai consiglieri regionali di M5S (Andrea Liberati e Maria Grazia Carbonari) e Lega Nord (Emanuele Fiorini e Valerio Mancini), è stata montata una tenda da campeggio da parte del M5s. Fermo restando il diritto di ciascun consigliere regionale a compiere gli atti che vengono ritenuti utili ad esercitare diritti e dialettica politica, tutto ciò va, a mio avviso, sostanziato diversamente. Palazzo Cesaroni – spiega la presidente – è e sarà sempre la casa di tutti gli umbri, dove ogni istanza troverà cittadinanza e dignità per essere ascoltata e analizzata. Questo non può però travalicare in esternazioni dal lessico irriguardoso o in atti irrispettosi, che non sono e non saranno tollerati. L’auspicio – conclude – è che, vista la disponibilità al confronto della Giunta regionale e delle forze politiche, si possa superare questa situazione che, di certo, non restituisce una bella immagine delle nostre Istituzioni».

M5s: «Basta studi, servono soluzioni» Nel corso del pomeriggio di fronte a Palazzo Cesaroni sono state indette due conferenze stampa separate, prima il M5s e poi la Lega. Ad accendere il sit-in coi cartelli gialli e neri ormai d’ordinanza, è stato il consigliere comunale De Luca che ha lanciato un messaggio chiaro: «Basta studi, servono soluzioni. All’assessore Cecchini dico che gli inceneritori non spuntano come funghi, questi impianti negli anni scorsi sono stati autorizzati sui territori ma le comunità non li volevano e noi oggi ci troviamo a manifestare per la prima volta sotto la Regione gli intenti e la volontà della nostra città. Gli studi ci sono, gli inquinanti sono oltre legge e non è più possibile andare avanti senza adottare soluzioni. Questo è negazionismo 2.0 evoluto, li metteremo di fronte alle responsabilità e loro devono prendere delle decisioni».

Lega: «Perseveranza batterà prepotenza» «Il presidio che c’è oggi – spiega il senatore Stefano Candiani nella manifestazione parallela della Lega – è un presidio di cittadini che vogliono dare forza ai consiglieri regionali che stanno occupando l’aula di consiglio. Se si è arrivati a questo punto è perché si è superata la misura. La gestione Marini ha superato la misura di buon senso arrivando addirittura a negare un dibattito di interesse pubblico come quello sull’inceneritore di Terni. Le questioni non posso essere nascoste. Se chi governa pensa agli affari propri, noi pensiamo alla salute dei cittadini che deve essere tutelata ad ogni costo». Il capogruppo leghista Emanuele Fiorini sottolinea come «dopo quasi tre giorni di occupazione del consiglio regionale non abbiamo avuto ancora risposte concrete da parte della Marini o dell’assessore Cecchini, se non le solite parole di circostanze e le solite promesse alle quali non crediamo. Se siamo ancora qui è per i cittadini e sempre per i cittadini vogliamo andare avanti. La politica deve tornare al suo scopo originario che è quello di tutelare gli interessi del territorio. Qui in Umbria, invece, ciò che viene tutelato da chi governa sono gli interessi delle lobby». Per il suo collega Valerio Mancini «la perseveranza vince su ogni prepotenza, la passione di portare avanti cose vere e concrete. Come è possibile che 900mila abitanti hanno bisogno di 6 discariche più quelle già chiuse? Questo accade perché la politica si avvale di un consenso elettorale che sta dentro a chi maneggia l’affare dell’immondizia e lo dimostrano le numerose azioni giudiziarie. Senza considerare, poi, la ricaduta ambientale e Arpa, sotto questo aspetto, comincia a dare segnali importanti».