Carcere di Capanne (foto Troccoli)

di C.F.

«Il ministro Andrea Orlando implementi il personale di polizia penitenziaria in organico alle quattro carceri dell’Umbria e disponga subito un’ispezione ministeriale». Questo l’intervento dei deputati del Movimento 5 stelle, Stefano Gallinella e Tiziana Ciprini, dopo la visita ispettiva compiuta dai delegati sindacali del Sappe all’interno del carcere di Terni.

Sappe visita il carcere di Terni A margine del controllo, il segretario generale Donato Capece e quello regionale Fabrizio Bonino hanno denunciato una situazione fortemente critica sotto il profilo della carenza di organico degli agenti della penitenziaria e resa nota la disponibilità dei poliziotti in servizio a Sabbione a scendere in piazza per trovare risposte. Allargando lo spettro, i due Cinquestelle hanno presentato al ministro della Giustizia un’interrogazione a risposta scritta, che tocca anche il caso dell‘aggressione compiuta nel carcere di Spoleto da un detenuto con problemi psichiatrici ai danni di due agenti, criticità connessa alla chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari, a cui da marzo sono subentrate le residenze per l’esecuzioni della misura di sicurezza (Rems).

Calano i detenuti ma non gli eventi critici Nel documento vengono anche resi noti gli ultimi dati raccolti dallo stesso Sappe in cui si evidenzia un calo del numero di detenuti presenti tra Perugia, Terni, Spoleto e Orvieto, passati dai 1.534 rilevati nel 2014 ai 1.320 contati il 30 luglio scorso (capienza 1.324). «Alla diminuzioni di reclusi però – evidenziano Gallinella e Ciprini – non ha corrisposto alcun miglioramento sul fronte degli eventi critici: nel primo semestre 2015 secondo il sindacato – sono i numeri forniti dal sindacato – nelle quattro carceri dell’Umbria si sono registrati 53 atti di autolesionismo, 34 colluttazioni con gli agenti, 12 poliziotti feriti, un suicidio e un decesso per cause naturali».

Carenza personale Sul fronte del deficit sul personale stabilito dalla pianta organica ci si limita a evidenziare «come il numero degli agenti sempre ridotti non fa che aggravare la situazione nonostante ci siano molti giovani che hanno già svolto i concorsi e sono risultati idonei, ma restano fermi o dirottati a servizi di altri ministeri». Gli ultimi dati sulla carenza di personale si fermano alla fine del 2014 quando il Sappe tirò le fila dell’anno, parlando di un deficit di 135 poliziotti nei quattro istituti umbri. A fronte dei 1.022 agenti previsti quelli che risultavano effettivamente in servizio tra Perugia, Terni, Spoleto e Orvieto erano 887.

Interrogazione parlamentare M5s Sempre nell’interrogazione parlamentare i deputati Gallinella e Ciprini al ministro Orlando portano anche il messaggio del Sappe: «Secondo il sindacato il Dap (dipartimento di amministrazione penitenziaria, ndr) è molto orientato a garantire il benessere dei detenuti, ma troppo poco orientato a tutelare il personale di polizia che ogni giorno si trova a gestire le tensioni spesso improvvise e violente che scoppiano negli istituti». Infine le richieste: «Alla luce delle criticità – è l’interrogazione parlamentare – il ministro intende intervenire per implementare la dotazione del personale penitenziario all’interno delle carceri umbre e se, in ogni caso, e a fronte dei gravi episodi di violenza che ogni giorno si perpetrano negli istituti penitenziari dell’Umbria, non intenda avviarvi una ispezione ministeriale».

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