Una storia lunga 33 anni che nasce dal dolore della perdita di un figlio fino alla fondazione del Comitato per la vita e alla nascita del residence ‘Daniele Chianelli’ ripercorsa nel libro Il coraggio di chi ha perso. La storia e i sogni di un pazzo visionario. I proventi del volume saranno interamente devoluti al Comitato per la vita e in particolare all’ampliamento della nuova struttura di accoglienza per famiglie di malati oncologici.

La presentazione Un viaggio attraverso la memoria del suo autore che passa dagli anni drammatici della malattia e poi della scomparsa del piccolo Daniele, a soli 10 anni, a causa di una leucemia e prosegue raccontando i primi passi dell’associazione di volontariato fondata dai coniugi Chianelli insieme ad altri 18 genitori che avevano condiviso con loro il dolore della malattia dei propri figli. Il libro, pubblicato da Prendinota editore è stato raccontato sabato 16 settembre nella Sala dei Notari a palazzo dei Priori dai genitori del piccolo Daniele insieme al sindaco di Perugia Andrea Romizi, il giornalista Claudio Sebastiani e lo scrittore Gianfranco Ricci. Tanti gli amici e volti noti della città di Perugia presenti: il vescovo Ivan Maffeis, il Prefetto Armando Gradone, il questore Giuseppe Bellassai, l’ex sindaco Wladimiro Boccali e altri.

Le tappe In quegli anni, inoltre, a Perugia un gruppo di giovani ricercatori, guidato dal professor Massimo Fabrizio Martelli, mise a punto una nuova tecnica di trapianto che oggi viene utilizzata in tutto il mondo, con la fiducia e il sostegno del Comitato che ha creduto ed investito nella ricerca. Per arrivare poi la nascita del residence ‘Daniele Chianelli’, con la possibilità di offrire ospitalità a tante famiglie senza spese di affitto, per garantire ai malati un luogo che offrisse lo stesso calore di una famiglia unita. Ricordata tra le pagine anche la visita, nel 2016, del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e alla nomina di Franco e Luciana a Commendatori al merito della Repubblica.

I riconoscimenti La presentazione del libro si è conclusa con un gesto di riconoscenza nei confronti di quattro medici ospedalieri che hanno dedicato la loro vita all’ematologia. Il Comitato e il nuovo direttore dell’Istituto di ematologia Maria Paola Martelli hanno voluto premiare i medici Alessandra Carotti, Stelvio Ballanti, Flavio Falcinelli e Leonardo Flenghi con una targa, consegnata dal Prefetto di Perugia, Armando Gradone.

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