Un blocco stradale dei lavoratori

I sindacati umbri si rivolgono direttamente al presidente del consiglio, Matteo Renzi. I tre segretari confederali gli hanno inviato una lettera nella quale gli chiedono un impegno immediato per la vertenza Tk-Ast. Ecco il testo

di Mario Bravi, Ulderico Sbarra, Claudio Bendini

Caro presidente del consiglio,
il 29 di luglio a Todi abbiamo svolto l’attivo regionale dei quadri e delegati di Cgil, Csil e Uil dell’Umbria e in questa riunione abbiamo espresso forte preoccupazione per il futuro dell’Ast Thyssen Krupp di Terni.

Questa azienda che conta (con le consociate) 2.650 dipendenti diretti oltre ad altrettanti lavoratori impegnati nell’indotto, rappresenta il 20% del Pil dell’Umbria e il 40% dell’export. Inoltre l’AST di Terni è uno dei pochi produttori mondiali di acciaio inossidabile. E’ un’eccellenza di carattere nazionale. Il sindacato e i lavoratori dell’Ast da sempre sono impegnati per valorizzare il futuro di questa azienda.

Il piano presentato dalla dottoressa Morselli, Ad dell’AST di Terni, il 17 luglio al Mise è per noi irricevibile ed inaccettabile. Lo stesso giudizio è stato espresso all’unanimità dal consiglio comunale di Terni e dal consiglio regionale dell’Umbria.

Anche il vice ministro Claudio De Vincenti, intervenendo per conto del governo nel corso dell’incontro al Mise, ha espresso un giudizio negativo sul piano presentato dall’azienda.

Quelli che stiamo vivendo sono giorni frenetici e decisivi, con due scioperi già realizzati dai lavoratori dell’Ast e uno sciopero regionale
programmato dai sindacati confederali dell’Umbria, che a partire dalle vicende centrali del sito ternano, definisca una strumentazione adeguata in difesa dell’apparato produttivo di tutta la Regione dell’Umbria.

Tuttavia la dottoressa Morselli sta andando avanti a tappe forzate per imporre un ‘business plan’ che comporta in maniera inaccettabile il dimezzamento dell’attività produttiva con un taglio di almeno 1.000 unità. Questa impostazione sancirebbe la definitiva deindustrializzazione di Terni e dell’Umbria, un fatto che non possiamo in alcun modo accettare.

Nell’apprezzare la sua disponibilità a venire nella realtà ternana, nell’ambito della programmazione degli incontri sulle realtà industriali
italiane, le chiediamo di porre in essere un’iniziativa immediata che blocchi la concretizzazione del piano industriale dell’azienda e riapra veramente un confronto in grado di salvaguardare la strategicità del sito siderurgico ternano, fondamentale anche per le prospettive industriali del nostro Paese.

*Segretari generali di CGIL – CISL – UIL dell’Umbria

Questo contenuto è libero e gratuito per tutti ma è stato realizzato anche grazie al contributo di chi ci ha sostenuti perché crede in una informazione accurata al servizio della nostra comunità. Se puoi fai la tua parte. Sostienici

Accettiamo pagamenti tramite carta di credito o Bonifico SEPA. Per donare inserisci l’importo, clicca il bottone Dona, scegli una modalità di pagamento e completa la procedura fornendo i dati richiesti.