Il pesce di acqua dolce pescato nella nostra regione ed il sistema dei laghi dell’Umbria sono al centro di un progetto di valorizzazione promosso dal dipartimento di Scienze economico-estimative dell’Università degli studi di Perugia in partnership con Fedagri-Confcooperative Umbria e finanziato dal Fondo europeo della pesca, dal ministero delle Politiche agricole e dalla Regione dell’Umbria. Il progetto, presentato al ristorante “Al Battibecco” di Corciano, ha prodotto materiale scientifico, promozionale, didattico e un sito internet per a dare risalto alle specie ittiche presenti nei bacini lacustri e fluviali della nostra regione, ai valori nutrizionali e ad alcune elaborazioni culinarie in gran parte figlie di tradizioni centenarie che si tramandano di padre in figlio nelle aree circostanti i bacini lacustri.
Il progetto «Il pesce di lago è a tutti gli effetti una delle ricchezze alimentari della nostra regione», ha esordito il professore Angelo Frascarelli, coordinatore scientifico del progetto. «Esso trova purtroppo scarsa valorizzazione nei menu dei ristoranti, degli agriturismi e delle strutture turistico ricettive dell’Umbria. Con questo progetto abbiamo voluto coinvolgere questi attori quali protagonisti indispensabili per la valorizzazione delle produzioni eno-gastronomiche tipiche dell’Umbria. Operando accurate indagini abbiamo anche scoperto valori nutrizionali eccellenti e importantissimi per il benessere e l’alimentazione quotidiana».
Terza fase «Quella presentata – ha affermato il direttore regionale di Fedagri Confcooperative, Lorenzo Mariani – è la terza fase di un progetto complessivo iniziato nel 2010 che ha coinvolto come destinatari prima gli operatori delle strutture ricettive, quindi le amministrazioni locali ed ora vede la volta della ristorazione. Il trait d’union del progetto è stato in tutte e tre le fasi quello della valorizzazione di una produzione alimentare così ricca di cultura, passione, folclore e tradizione nelle tavole del nostro territorio regionale».
Poco pesce a tavola «Avevamo infatti mappato che in 200 strutture agrituristiche presenti nella sola area del Lago Trasimeno – ha proseguito Mariani – solo una decina proponeva nei propri menù pietanze a base di pesce di lago. Questa era senz’altro una contraddizione rispetto alla natura stessa delle strutture agrituristiche quale volano per le tipicità del territorio. Stesso discorso però lo abbiamo riscontrato presso le Istituzioni che nelle gare di assegnazione dei servizi mensa non valorizzavano adeguatamente il pesce e i prodotti autoctoni favorendo in tal maniera prodotti importanti da terre lontanissime. Oggi – prosegue Mariani – vogliamo coinvolgere direttamente i ristoratori e in particolare quelli delle aree non lacustri, con i quali vogliamo andare a stringere rapporti di comune interesse per far gustare ai propri avventori prelibate ricette a base di pesce di acqua dolce».
Tradizione «La pesca nel Trasimeno – ha detto l’assessore regionale Fernanda Cecchini – appartiene alla tradizione dell’Umbria e, contrariamente a quanto si crede, il pesce lacustre è di elevata qualità sia per le proprie qualità organolettiche che salutistiche. E’ necessario che i perugini, e più in generale gli umbri, riscoprano sulle tavole proprie e dei ristoranti un prodotto che rappresenta anche un importante fonte di lavoro per tante persone del comprensorio e un ottimo biglietto da visita per la nostra regione».
Sempre più giovani La presentazione del progetto è stata l’occasione anche per operare un focus sul settore della pesca interna insieme ai pescatori professionisti riuniti in Cooperativa. «In questa fase di crisi occupazionale – ha detto il presidente della Cooperativa dei Pescatori di San Feliciano, Aurelio Cocchini – la pesca in Umbria dà lavoro a circa 100 pescatori. Per noi si stanno però aprendo delle opportunità di ricambio generazionale mai riscontrate negli ultimi 30 anni. Sono numerosi i giovani che si presentano presso le due cooperative operanti nel Lago Trasimeno chiedendo di imparare questo mestiere così duro ma anche così ricco di soddisfazioni. In questi anni abbiamo investito sul fronte della multifunzionalità promuovendo con grande successo per la prima volta nella nostra regione il “Pescaturismo” per far vivere ai turisti meravigliose esperienze al fianco dei pescatori professionisti. Il prossimo step sarà quello di dare corpo ad una più stretta collaborazione commerciale tra la nostra realtà cooperativa e quella di Panicarola per valorizzare al meglio il nostro pesce che nella gran parte consegniamo presso i ristoranti dei laghi del nord Italia e pochissimo in Umbria».