di Mar. Ros.

Come emerso nei giorni scorsi per bocca dell’Unione sindacale di base, il Comune di Narni sta predisponendo le carte per la privatizzazione dell’Asit ma c’è chi si oppone. Oltre all’Usb, a dire no all’operazione sono i gruppi di minoranza a Palazzo, Forza Italia, Sinistra per Narni e Tutti per Narni. La loro proposta: «Diventi azienda speciale».

Privatizzazione Asit In vista della discussione di consiglio del prossimo giovedì, su affidamento dei servizi lampade votive e parcheggi di superficie ad Asit, con ricapitalizzazione della società (nuovo capitale non superiore a 20 mila euro), estinzione debiti Comune –Asit in tre anni a partire dal 2017 e cessione crediti dalla società ad Asm (parliamo di 500 mila euro e l’accordo non è stato perfezionato), l’opposizione in una conferenza stampa ha spiegato, martedì mattina «i vantaggi di un’azienda speciale. Sarebbe un ente strumentale del Comune ma con propria capacità giuridica; in nome della trasparenza – hanno spiegato Sergio Bruschini (Fi), Gianni Daniele (TpN), Luciano Novelli (SpN) e Graziella Cetorelli (Usb) -, il direttore generale sarebbe nominato tramite gara ad evidenza pubblica; una speciale potrebbe assumere, tanto con contratto a tempo determinato che indeterminato, evita immediata privatizzazione, garantisce migliore controllo e risparmi».

La società pubblica L’occasione è buona anche per fare una cronistoria dell’azienda di servizi integrati territoriali, il Cda della quale ha intanto presentato un piano di risanamento e ristrutturazione aziendale «ma non ha versato la tredicesima» tuonano le opposizioni narnesi. Bruschini e gli altri partono dal 2013 quando «venne ceduto il ramo d’azienda igiene urbana ad Asm. Entro 3 o 4 mesi, ovvero inizio anno 2014 si sarebbe dovuto procedere alla riorganizzazione definitiva della parte di azienda rimasta in capo al Comune invece sono serviti anni. L’ azienda Asit intanto nella cessione del ramo aziendale alla multiutility di Terni non ha ceduto 1,4 milioni di crediti Tia, le ragioni rimangono ancora oscure. In verità, i crediti furono iscritti nel bilancio come ‘competenza’, ovvero –chiosano – sono virtuali, ci sono solo sulla carta per quadrare i conti ma l’azienda per pagare il personale e servizi è costretta a rivolgersi agli istituti di credito con anticipazioni e relativi costi per interessi».

La storia recente dell’azienda «Arriviamo intanto al 2015 – narrano – e dai bilanci esce fuori che questi interessi hanno maturato un debito di 170 mila euro. Il consiglio nel gennaio del 2016 dà mandato di procedere finalmente alla sistemazione del ramo aziendale rimasto in capo al comune ma il bilancio deve, dovrebbe, essere in pareggio. Non si può mettere a gara un azienda con debiti da ripianare. Nonostante il gran consulto, – proseguono – non si decide mai nulla e intanto maturano altri debiti, ulteriori 55.000 euro fino ai giorni nostri quando dulcis in fondo tutta questa operazione prevede una gara miracolosa ‘a doppio oggetto’ una sorta di assegnazione semidiretta ove si prevede l’ingresso di privati per una quota del 49% ma partecipando ad un offerta sul capitale sociale di soli 20.000 euro».

Politica a Narni Secondo Gianni Daniele «L’amministrazione del Comune di Narni sta confezionando l’Asit per affidarla a certe cooperative». Sono accuse pesanti – l’osservazione è d’obbligo -: «Potremmo scrivere due, tre nomi in una busta – risponde il capogruppo di Tutti per Narni – e chiuderla oggi fino a espletamento della gara». Il sospetto del consenso e Bruschini: «Dopo tutto questo tempo ci ritroviamo a risolvere la parita sotto le feste a quattro mesi dalle elezioni ammiistrative, come mai tutta questa fretta?». Aldilà di modi e tempi però, la domanda sorge spontanea: farebbe sicuramente male la privatizzazione? «Ne è un esempio lampante quella del servizio idrico – commenta Novelli -, ci hanno rimesso i cittadini con impennata dei costi e lo stesso farebbe la futura Asit inseguendo il profitto». La questione riguarda anche i 24 dipendenti: «Non può rischiare chi vanta 15 anni di anzianità – ammonisce la Cetorelli – solo un’azienda totalmente pubblica è sinonimo di garanzia, c’è necessità di un allineamento nella contrattazione del lavoro all’interno di Asit, perché ne convivono tre di diversa natura. Ma l’Usb che rappresentanza ha all’interno dell’azienda? «Ancora nessuna».

@martarosati28

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