di Antioco Fois
Iniziamo dalle certezze: Ikea arriva in Umbria. Il colosso del mobile low cost è ancora intenzionato ad aprire nella nostra regione, ma l’interesse si è progressivamente spostato da Perugia a Corciano. Poco cambia per gli umbri che attendono l’arrivo dello store svedese se questo dovesse aprire nel comune confinante, a qualche chilometro di distanza da San Martino in Campo, location ipotizzata finora e indicata nel progetto depositato da tempo in Comune a Perugia. Ma il cambio di prospettiva è significativo per il tessuto economico regionale e per misurare il grado di appeal che Perugia e Corciano hanno sugli investitori. Corciano rischia quindi di soffiare l’affare milionario al capoluogo ed in atto c’è già la caccia al terreno adatto ad ospitare il salone dell’arredamento scandinavo. A fronte dell’interesse di Ikea per Corciano si è parallelamente scatenata la corsa all’offerta da parte dei proprietari dei lotti che rispecchiano le caratteristiche della superficie idonea alla costruzione del ‘cubo blu’. Con tanto di primi progetti già pronti.
L’interesse c’è La conferma dell’interessamento di Ikea è stata ribadita appena giovedì da Valerio Di Bussolo, responsabile delle relazioni esterne di Ikea nel corso della presentazione del nuovo negozio di Pisa, punto vendita che come per Perugia è stato protagonista di un’odissea burocratica. Malgrado la congiuntura economica negativa, ha detto in sostanza il manager, Ikea conferma il piano d’investimenti per l’Italia e quindi le nuove aperture. Per poi ribadire l’interesse «al mercato di Perugia e dell’Umbria». Sull’altra faccia dela medaglia, quella dal carattere ufficioso, c’è un mondo di affaristi in fermento, impegnati a proporre o un terreno già di proprietà o intenzionati all’acquisizione di un lotto nella zona di Corciano, da proporre poi alla multinazionale scandinava.
Affare fiutato Sul perché il colosso svedese guardi a Corciano e su quanto effettivamente abbia messo da parte l’ipotesi Perugia, ad ora, si possono fare solo ipotesi. Non devono aver giovato, oltre alli’ter burocratico molto lungo per l’insediamento, lo scambio di terreni a San Martino in Campo, operazione che era stata oggetto di sospetti, dicerie e di un’inchiesta della Procura di Perugia, poi archiviata per l’assenza di elementi di rilevanza penale. Ma rimangono comunque ricostruzioni ipotetiche, coniugate al condizionale. Di certo, anche se ancora ufficioso, c’è il fermento nell’ambiente umbro del business. In molti hanno fiutato l’affare mlionario e hanno preso contatti con Ikea, con tanto di offerte di superfici edificabili e progetti redatti ad hoc.
La richiesta La richiesta di Ikea sarebbe rimasta la stessa: un terreno di circa 10 ettari, 100 mila metri quadri, in una posizione facilmente raggiungibile da tutta la regione, nei pressi di una direttrice a quattro corsie dalla quale sia visibile lo store. La vicenda mette in evidenza una sorta di rivalità naturale tra i comuni confinati nel contendersi i nuovi soggetti economici interessati a sabilirsi in Umbria. In palio ci sono il prestigio economico dei due territori, opportunità di fare affari per i privati, posti di lavoro e, ovviamente, milioni e milioni di euro di oneri di urbanizzazione per le casse municipali. La partita è aperta.