di Massimo Colonna
Cadono parte delle accuse mosse nei confronti della truffa a malati gravi. La decisione arriva dai giudici del tribunale del Riesame di Perugia e si riferisce alla posizione di quattro persone finite inizialmente agli arresti, ossia Edoardo Romani, Giovanni Domenico Petrini, Pierluigi Proietti e Simone De Marco. Tutti e quattro dunque tornano liberi a circa tre settimana dalle misure cautelari richieste dalla procura e autorizzate dal gip del tribunale, Simona Tordelli, in relazione alla presunta associazione a delinquere finalizzata alla truffa di malati affetti da patologie degenerative, come la sclerosi multipla.
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Riesame libera quattro degli arrestati Il tribunale del Riesame di Perugia (presidente Giuseppe Narducci a latere i giudici Luca Semeraro e Marco Verola) ha infatti accolto il ricorso presentato dagli avvocati Manlio Morcella e Marco Gabriele, annullando l’ordinanza emessa dal gip per «mancanza di motivazione e mancanza di motivazione autonoma in relazione alle misure cautelari». Restano ai domiciliari dopo la scarcerazione disposta il 7 ottobre l’avvocato Fabrizio De Silvestri, considerato dagli inquirenti il capo della presunta organizzazione criminale, e la fisioterapista Annalisa Grasso.
Le reazioni Soddisfatti i legali Morcella e Gabriele che seguono Romani e Proietti. «Anche dalla decisione del tribunale della Libertà – scrivono in una nota – si deduce che i procedimenti di natura penale debbono vivere la loro esistenza nello stretto ambito giudiziario. L’aspetto più rilevante della decisione sta nel riconosciuto difetto della gravità indiziaria rispetto a tre delle quattro truffe contestate ai propri assistiti: oltreché, ed anzi maggiormente, nella inadeguata motivazione sulle esigenze cautelari correlate a ciascuno dei reati addebitati agli indagati. Ora si potrà affrontare con maggiore serenità il giudizio di merito, rispetto al cui esito c’è ottimismo».
@tulhaidetto