Le nuove dotazioni della polizia di Stato a Terni

di Massimo Colonna

Cinque tablet a disposizione degli agenti di polizia per verificare in maniera istantanea, e senza passare dalla centrale, le eventuali pendenze giudiziarie di persone e mezzi. Il Patto per la sicurezza a Terni compie un nuovo passo in avanti in attesa che l’accordo sia rinnovato, a breve, per i prossimi due anni. Riunione in prefettura del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, a cui hanno preso parte gli esponenti degli enti regionali e locali e tutti i rappresentanti delle forze dell’ordine.

I tablet Gli agenti di polizia dunque avranno sin da subito a disposizione cinque tablet da portarsi durante le operazioni di controllo. Si tratta di normali dispositivi collegati però al sistema della centrale operativa. Diversi i vantaggi: innanzi tutto gli operatori potranno controllare istantaneamente lo stato giudiziario delle persone o dei mezzi fermati, senza passare dal collega in centrale; questo ovviamente stringe i tempi e snellisce il lavoro della sede, che nel frattempo smista anche le altre telefonate che arrivano al 113. Avendo più tempo a disposizione inoltre gli agenti potranno contare su una eventuale azione più tempestiva. Nel sistema infatti basta inserire pochi dati relativi al mezzo o alla persona e il collegamento con il database centrale è diretto.

Al tavolo A presiedere la riunione il prefetto Angela Pagliuca. Accanto a lui il vice presidente della giunta regionale nonché assessore regionale alla Sicurezza, Fabio Paparelli, il sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo, i vertici delle forze di polizia territoriali. «Prima di iniziare – ha spiegato il prefetto – vorrei ringraziare la polizia per l’ultima brillante operazione portata avanti sui furti ai danni degli autotrasportatori: un nuovo segnale di come l’azione dei nostri agenti sia efficace a tutela della popolazione, ancor di più nell’ambito del nostro percorso che punta su sicurezza partecipata e integrata». Il prefetto ha poi posto l’attenzione sulla «diminuzione complessiva dei reati, soprattutto di quelli predatori, che destano maggiore allarme nella popolazione», evidenziando come «la piena sinergia tra le forze dell’ordine, improntata ad un elevato livello di coordinamento e di scambio informativo, abbia portato ai risultati succitati, in stretta sintonia con la magistratura ternana, essenziale per il conseguimento di risultati così significativi».

Regione e Comune «I patti per la sicurezza – ha spiegato il vicepresidente Paparelli – che abbiamo stipulato sia a Terni che a Perugia stanno dando i frutti sperati. Nei prossimi giorni andremo a rinnovare quello che riguarda Terni, ancora con un accordo biennale, proseguendo nella direzione di nuovi investimenti che finora hanno toccato diversi settori, individuati anche grazie alla collaborazione tra Regione e Palazzo Spada. Penso in particolare all’adeguamento delle postazioni di controllo nella centrale di polizia, alla riqualificazione del degrado del quartiere Sant’Agnese, anche questo un elemento che mira alla sicurezza, e all’ampliamento dei sistemi di sorveglianza che verranno implementati a breve anche nelle zone industriali. In più, nel discorso sicurezza, rientra anche il capitolo Agenda Urbana, con diversi fondi destinati proprio a questo settore ed in particolare all’illuminazione smart della città».

I numeri «Negli ultimi anni – ha spiegato il sindaco Di Girolamo – abbiamo affrontato la questione sicurezza puntando tutto sul rafforzamento del legale tra i diversi enti coinvolti e sul potenziamento di quegli elementi che puntano anche alla sicurezza percepita dai cittadini. I dati negli ultimi anni danno sempre tendenze al ribasso, in particolare per quei reati più sentiti dalla popolazione come quelli predatori. In questo quadro mi piace sottolineare come l’amministrazione comunale abbia sempre tenuto in primo piano le esigenze della polizia municipale, non andando ad intaccare l’entità del personale anche in virtù delle nuove sfide proposte dai tempi».

@tulhaidetto