di F.T.
Tragedia sfiorata martedì mattina intorno alle nove a Terni, nella piazzetta fra i palazzi di via Gramsci e via Farini, davanti alla Coop. Un grosso pezzo di intonaco – circa otto metri quadrati di mattonelle – si è staccato dall’ultimo piano di un palazzo alto oltre venti metri ed è precipitato al suolo.
Il racconto Per puro miracolo, in quel momento nel piazzale – dove insistono diversi negozi, un bar e anche un asilo – non stava transitando nessuno: «Ero nel mio negozio e ho sentito un boato tremendo – racconta una donna -. Sono uscita fuori e ho visto solo polvere e calcinacci ovunque. Sembrava l’effetto di una bomba».
Lieve malore In seguito all’accaduto un’altra signora, che ha assistito in diretta alla scena e che fortunatamente si trovava sotto ad un porticato, ha accusato un lieve malore. Il palazzo interessato dalla caduta è di proprietà dell’Ater.
Le segnalazioni Proprio a causa della caduta di alcuni pezzi di intonaco – decisamente più piccoli di quelli precipitati martedì mattina – l’area a ridosso del palazzo è rimasta transennata per un lungo periodo, circa tre anni. «Abbiamo più volte segnalato all’Ater questa situazione – racconta un residente -. Io stesso ho inviato diversi fax. Quanto accaduto non può dipendere solo dal vento forte di questi giorni».
Miracolo Da inizi dicembre, al primo piano dell’edificio sono in corso i lavori di ristrutturazione disposti d’urgenza dall’Ater: fortuna ha voluto che proprio in quel momento, nessun operaio fosse al lavoro. In seguito alla caduta, i calcinacci sono schizzati a diversi metri di distanza, davanti ai negozi del piazzale e allo stesso asilo che si trova al piano terra del palazzo.
Vigili del fuoco In seguito all’accaduto, sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Terni che hanno messo in sicurezza e delimitato l’area interessata.
L’Ater Contattato da Umbria24, il presidente di Ater Umbria, Alessandro Almadori, spiega che «i lavori di ristrutturazione sul palazzo interessato dalla caduta sono partiti nei primi giorni di dicembre con procedura d’urgenza, dopo che i vigili del fuoco, su nostra segnalazione, erano intervenuti per verificare lo stato dell’edificio. L’area del cantiere – afferma Almadori – era stata delimitata come previsto, ma il forte vento ha fatto uscire i mattoni dal sedime già messo in sicurezza. A posteriori, forse si sarebbe potuto ampliare ulteriormente il cantiere dei lavori, anche se le condizioni meteorologiche di questi giorni hanno avuto sicuramente un peso su quanto accaduto».
sono tre anni che esiste questa situazione e l’ater non e’ mai intervenuto se non recintando lo spazio attiguo! ora dice di essere intervenuto con urgenza? vergogna!!!!