di Claudio Giuliani* 

Nella nostra città, In via Quieta, proprio di fronte al complesso parrocchiale dello Shalom, si trova un campetto da calcetto, uno dei pochissimi, se non l’unico, in zona centro a Perugia. Abitando nella zona di via XX settembre ho accompagnato spesso i miei figli a giocare lì, ora che sono cresciuti capita che si diano appuntamento con i loro amici per una partitella ed è stato una risorsa preziosa durante le lunghe e noiose giornate della pandemia. 

Pessime condizioni Purtroppo il campetto versa in condizioni pessime, la rete che dovrebbe impedire alla palla di andare nella ripida discesa adiacente è bucherellata e totalmente assente per metà del lato lungo, le due porte sono traballanti e non ben fissate al terreno e il fondo, in cemento, presenta numerose piccole buche o avvallamenti. Tali caratteristiche rendono il campetto non sicuro ed è un vero peccato perché per i nostri figli rappresenterebbe un’ottima alternativa alla Playstation e un luogo di aggregazione importante. 

LA LETTERA: «RIMETTETELO A POSTO PER FAR GIOCARE I NOSTRI RAGAZZI»

Solitudine e disagio giovanile Oggi si parla molto di solitudine e disagio giovanile, si analizzano accuratamente le cause, si organizzano convegni e si scrivono libri ma poi, nel concreto nessuno agisce. 

DON SAULO: SALVA I GIOVANI DALLE TENTAZIONI E DALLA PLAYSTATION

Dovere morale Credo che chi amministra il territorio abbia il dovere morale di pensare al benessere anche di questa fascia di società e rendere praticabile quel campetto rappresenterebbe un atto concreto di amore verso i nostri giovani. D’altronde, come pensiamo di favorire lo sviluppo psico-fisico dei nostri ragazzi se nella città i punti di aggregazione sono sempre meno e sempre più degradati? 

Da anni non si fa manutenzione I parchi cittadini sono spesso sporchi e lasciati all’incuria piu totale, nelle strutture come il campetto dello Shalom, non si fa manutenzione da anni, non esistono luoghi di aggregazione pubblici se non quelli gestiti da qualche parrocchia. Per queste ragioni facciamo un appello a chi di dovere affinché vengano presi i necessari provvedimenti, «è la febbre della gioventù che mantiene il resto del mondo alla temperatura normale. Quando la gioventù si raffredda, il resto del mondo batte i denti».

*insegnante e genitore

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