di F.M.
Il tribunale di Sorveglianza di Firenze si è riservato di decidere sul ricorso presentato dagli avvocati del mostro di Foligno, dopo che lo scorso novembre un altro giudice del tribunale di sorveglianza aveva giudicato Luigi Chiatti ancora «socialmente pericoloso» e dunque aveva confermato la misura di sicurezza disposta contestualmente alla sentenza di condanna, che prevede ulteriori tre anni in una casa di cura e custodia per l’ex geometra folignate che si autodefinì il mostro di Foligno.
Perizia Per gli avvocati in particolare andrebbe disposta una perizia in modo che sia un consulente specializzato a decidere se Chiatti sia ancora pericoloso. I giudici di Firenze a questo punto potrebbero accogliere o rigettare la richiesta dei legali.
La pena Il 46enne Chiatti, difeso dagli avvocati Guido Bacino e Claudio Franceschini, era stato condannato all’ergastolo, poi ridotto a 30 anni per seminfermità mentale per aver ucciso i piccoli Simone Allegretti e Lorenzo Paolucci di 4 e 13 anni a Foligno. Il mostro poi ha anche beneficiato di una ulteriore riduzione di tre anni della pena in virtù dell’indulto. Quindi finirà di scontare la sua pena a settembre di quest’anno, e la conferma o meno della misura di sicurezza è quanto mai urgente.
Legale vittime «Siamo certi che i giudici confermeranno la pericolosità sociale del Chiatti che non è incapace, seppur parzialmente, di intendere e di volere, a dispetto della sentenza della Corte d’Appello di Perugia». E’ quanto sostiene Giovanni Picuti, l’avvocato che difende le famiglie dei due bambini uccisi dal mostro di Foligno Luigi Chiatti. «Per i serial killer – scrive ancora il legale -non può esservi alcuna redenzione, ma solo una sopita aspettativa di tornare a colpire. Chiatti non si discosta da questo schema. La responsabilità decisionale del giudici è grave. Ogni indulgenza potrebbe ricadere pericolosamente sulla società nella quale il condannato si ostina a chiedere il suo reinserimento».