di Enzo Beretta
E’ la terza, presunta, overdose di droga in 50 ore. Mercoledì la mamma di 37 anni trovata cadavere accanto alla bambina di 5 mesi nel parcheggio in via della Cupa a Perugia, giovedì un 29enne di Foligno trovato senza vita in uno scantinato di Sant’Eraclio, venerdì sera il 50enne deceduto vicino al minimetrò tra Fontivegge e via Cortonese.
Fantasmi dal passato Il fantasma delle overdose mortali di droga – seppur non ancora confermate dalle autopsie e dagli esami tossicologici – torna ad aleggiare minaccioso su Perugia. Le tre morti sono avvenute in appena 40 chilometri di superficie. Quella della Cupa e l’ultima, addirittura, a poche centinaia di metri una dall’altra. Tre decessi per overdose in neanche tre giorni. Nel 2016 sono cinque in tutto (guarda la mappa interattiva).
Strategia d’uscita La questura ha già pronta l’exit-strategy per evitare che Perugia venga nuovamente accostata a quell’antipatico nomignolo di «Capitale della droga»: sono i fogli di via obbligatori. Tengono lontani dal capoluogo umbro i tossicodipendenti conosciuti dalle forze dell’ordine e, più in generale, quei soggetti considerati «pericolosi» e con precedenti di polizia alle spalle.
I viaggi della morte Il questore Carmelo Gugliotta pochi giorni fa aveva spiegato: «Il problema non è più in centro storico ma si è spostato nelle periferie». Con la primavera i tossici torneranno nuovamente a viaggiare dalle Marche, dalla provincia di Viterbo oppure dall’aretino o da Siena fino a Perugia per rifornirsi. La minaccia droga sembra prepotentemente tornata. Non c’è più un minuto da perdere.
Parla in questore «Secondo quanto stabilito in un recente Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza aumenteranno i posti di controllo – garantisce Gugliotta -. Verrà intensificata l’attività info-investigativa e da parte della polizia ci sarà maggior impegno nei quartieri interessati. I report non parlano di un incremento dello spaccio quanto di eroina con principi attivi elevati e non usuali».
Consumatori a 15 anni Anche il Tg5 parla dell’incubo eroina a Perugia. «Il timore – è stato spiegato nell’edizione delle 13 – è che Perugia torni ostaggio della droga». Il capoluogo è stato descritto come «una città splendida, ricca di arte e cultura, dove migliaia di studenti fanno gola agli spacciatori». Prosegue il servizio: «Quattro anni fa era diventata la Capitale del buco, una piazza ideale in mano alle bande di tunisini, albanesi e nigeriani, dietro le organizzazioni criminali di ‘ndrangheta e camorra». Ancora: «La situazione è andata migliorando, l’ultimo rapporto sulle droghe però ha riacceso i riflettori: Perugia è di nuovo in testa alle classifiche e si abbassa pericolosamente a 15 anni l’età dei consumatori».