di E.B.
Riparte il nuovo anno scolastico, ma il muro di cinta della scuola dell’infanzia di Sant’Erminio ancora non è stato ripristinato. I lavori, iniziati poco prima della riapertura dell’istituto scolastico sono rimasti a metà.
La storia infinita È passato un mese dal crollo del muretto del giardino dell’asilo di via Gattapone, in pezzi dopo uno scontro tra auto in transito. Le prime segnalazioni sul deterioramento del muro di cinta risalgono all’inizio di quest’anno. Il muro di cemento e mattoni aveva cominciato a cedere a causa di diverse perdite d’acqua e del deteriorato manto stradale. Alcuni abitanti del quartiere raccontano di un primo sopralluogo per recintare il muro pericolante nei mesi primaverili. Ma da lì più nulla, fino allo schianto in una notte di metà agosto.
Un mese dopo A seguito della segnalazione di Umbria24, dei tecnici comunali si sono attivati per recintare l’area e ripulirla dai detriti. Tuttavia, al rientro a scuola dei bambini, il muro risulta ancora abbattuto e non ripristinato. Al suo posto, qualche metro di barriera jersey in calcestruzzo per evitare che le auto finiscano nel giardino. Dall’altra, delle reti metalliche per impedire ai bambini di avvicinarsi. Tra le due barriere, si notano i pali per la nuova rete metallica e la stessa pronta ad essere montata. Cosa che però sembra richiedere ancora del tempo.
Quartiere dimenticato Sono numerose le segnalazioni provenienti al quartiere di Sant’Erminio negli ultimi anni. Dal manto stradale danneggiato, alle perdite d’acqua, al verde urbano, la cui cura è delegata alla buona volontà dei residenti, alla spazzatura che attira fauna selvatica, alla microcriminalità, al traffico veicolare. Più volte gli abitanti hanno cercato un confronto con l’amministrazione comunale per chiedere la modifica della viabilità in via Leon Battista Alberti e via Agostino di Duccio. Le due sono attualmente strade private ad uso pubblico e altamente trafficate da auto che raramente rispettano i limiti di velocità. Il pericolo, sottolineano i residenti, è quello di causare incidenti, data la larghezza della strada, la mancanza di marciapiede, le macchine parcheggiate a lato e la presenza di pedoni, anziani, bambini e cani. Un quartiere che non si affaccia sulle vie principali e che chiede di essere visto.