Palazzo Spada (foto Marta Rosati)

di Massimo Colonna

Non c’è un unico fuoco divampato all’interno della giunta Di Girolamo. Ma diversi focolai accesi, a quanto pare molto più difficili da gestire: da un lato l’assessore alla Cultura Armillei che sul proprio profilo Facebook ‘stuzzica’ il Pd, dall’altra le voci che vogliono il portavoce Dem in consiglio Cavicchioli come prossimo vicesindaco, il partito di viale Mazzini che bolla l’ipotesi come «illazioni» e poi bacchetta prima i socialisti e a seguire lo stesso Armillei. Nel frattempo il sindaco criticato aspramente sia dalla maggioranza che dall’opposizione sulla riforma organizzativa e l’assessore Ballerani che respinge «vecchie logiche di vecchi gestori». Il riferimento è all’ex dirigente Tarquini, evocato dall’opposizione durante l’ultimo consiglio come l’uomo che avrebbe messo bocca sul modello di riorganizzazione. In tutto questo, giovedì mattina la giunta ha approvato il Dup, il documento unico di programmazione, all’ultimo giorno disponibile.

Ipotesi rimpasto Sono diversi dunque i fronti aperti su cui il sindaco Di Girolamo dovrà lavorare in questi giorni. Tanto che nei corridoi di Palazzo Spada si parla di un ‘rimpastino’ che potrebbe concretizzarsi dopo le feste (il 5 gennaio è già in programma una riunione giunta-maggioranza). Su questo fronte il Psi si è scagliato sull’ipotesi che gira in questi giorni per cui Andrea Cavicchioli, attuale capogruppo Pd in Comune ed ex presidente della Provincia, diventi vicesindaco. «L’ipotesi – scrive il Psi in una nota – sarebbe l’ennesima testimonianza di una crisi di identità e di gestione dell’amministrazione». Al momento il sindaco pare intenzionato a confermare la sua squadra in toto, anche se il caso mense e le ultime polemiche che hanno portato in consiglio decine di genitori infuriati, potrebbero costare caro all’assessore alla Scuola Carla Riccardi.

La replica Pd Pronta la replica del Pd sul caso Cavicchioli, a firma del segretario Jonathan Monti. «Respingiamo con decisione – si legge in una nota – le illazioni alchimistiche e futuristiche avanzate dal Psi ternano. Per il Pd il Psi resta comunque una forza politica con la quale vogliamo continuare un rapporto di alleanza programmatica ed elettorale, come accaduto nel 2014 quando loro rappresentanti erano presenti nelle liste della coalizione pur non essendo stati eletti, e come accaduto alle elezioni regionali, a patto che ci sia un reciproco rispetto, a partire da Cavicchioli che esercita con competenza ed indiscussa autorevolezza il ruolo di capogruppo».

Stoccata ad Armillei Poi tocca ad Armillei, l’assessore alla Cultura che in un post su Facebook aveva criticato i Dem sostenendo che le riforme portate avanti dalla giunta hanno creato «qualche mal di pancia in alcune componenti Pd». «Riteniamo – scrive il segretario Monti – che anche chi ha responsabilità di governo della città, come l’assessore Armillei, debba avere più rispetto dell’operato del partito di maggioranza relativa della città e dei suoi rappresentanti».

La Ballerani avanti Le esternazioni di Armillei hanno suscitato anche l’intervento della Ballerani, sua collega al Personale. «Ci sono tutte le condizioni – ha scritto in una nota – per lavorare per il programma politico e amministrativo del sindaco e delle forze politiche che hanno avuto l’investitura dell’elettorato a governare la città. Occorre rafforzare l’unità di intenti, il metodo condiviso tra esecutivo e forze politiche, uscendo dal malinteso che debba esserci una distinzione tra chi amministra la città in qualità di eletto e chi è stato chiamato a dare un contributo di azione di governo. L’azione politico amministrativa non può che essere collegiale, condivisa, ottimizzando e liberando le potenzialità umane, le esperienze politiche, la ricchezza delle proposta delle forze della maggioranza».

Fantasmi a Palazzo Spada Durante l’ultimo consiglio Enrico Melasecche della lista civica d’opposizione ‘I Love Terni’ ha evocato la figura di Aldo Tarquini, ex dirigente comunale, che sarebbe dietro le scelte del sindaco sulla riorganizzazione della pianta organica del Comune «in virtù dell’introduzione di un ‘Progetto speciale dipartimentale riqualificazione del territorio  e sistemi urbani’, a cui vengono assegnate 29 unità di personale». Su questo fronte interviene la Ballerani stessa: «La stagione delle vecchie logiche e dei vecchi gestori di queste logiche, di coloro che vorrebbero continuare a disegnare la città con schemi che non trovano più rispondenza se non il posizionamento di fragili apparati di potere, deve ormai essere considerata conclusa, se vogliamo andare avanti con delle prospettive. Ci vuole coraggio e coerenza, che chiedo in primis a me stessa,  al nostro sindaco, alla maggioranza che sostiene e contribuisce all’azione amministrativa».

Ok al Dup Con le feste di capodanno la politica torna a riunirsi il 5 gennaio con la riunione congiunta tra maggioranza e giunta, l’11 con il question time e il consiglio comunale nel pomeriggio. Intanto durante l’ultima riunione dell’esecutivo, quella in programma giovedì mattina, è stato firmato il Dup, il Documento unico di programmazione, presentato dall’assessore al Bilancio Piacenti D’Ubaldi. L’atto, in cui vengono espresse le priorità di spesa per il prossimo futuro, entro il 31 marzo dovrà passare al voto del consiglio comunale.

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