di M.R.
Vigilare sulla gestione del Caos sembra un’esigenza condivisa da ogni parte politica, visto che gli investimenti li fa il Comune, ma stando alla documentazione raccolta dal consigliere Pasculli, tra i gestori del sistema museale e il soggetto individuato per vigilare sugli stessi, intercorrerebbe un rapporto amichevole consolidato.
M5s Per questo, l’esponente 5 stelle dubita che il dottor Trimarchi possa valutare in maniera oggettiva la programmazione dell’ex Opificio Siri. Sul suo profilo Facebook, Pasculli si rivolge all’assessore Armillei e chiede: «Tante parole, ma la trasparenza dov’è?». Di fatto, l’economista è stato selezionato da palazzo Spada rispondendo all’avviso pubblico predisposto sulla base di criteri messi nero su bianco all’interno del capitolato di gara per la concessione del servizio museale.
Buona fede Magari la direzione dei servizi culturali non sapeva di questa amicizia tra Trimarchi e Di Pietro, ma quello che Pasculli contesta è legato proprio al capitolato: all’articolo 13 si legge «Il nucleo tecnico di valutazione è nominato dalla direzione tra soggetti di indiscussa qualità scientifica, professionale e indipendenza sulla base di apposito avviso pubblico di selezione». Su quel passaggio ‘indiscussa indipendenza’, il grillino ha qualcosa da ridire.
La polemica Caos in stato di abbandono con immondizia sparsa, fontanile acquitrinoso e muri imbrattati; bar più redditizio delle esposizioni e investimenti eccessivi rispetto agli introiti. Questa la denuncia del consigliere pentastellato Federico Pasculli che ha innescato, a quanto pare, una serie di prese di posizione a catena. Amministrazione comunale e opposizione si sfidano, insomma, ‘a colpi di ragioni proprie’. Già, ognuno le sue.
Question time Accusato dall’assessore Armillei di toni polizieschi per aver definito ‘controllore’ il valutatore del servizio di gestione del sistema museale, il consigliere del M5s non si dà per vinto. Pasculli inizia a ‘farsi un giro online, soggiornando su social e visitando pagine con tag ad hoc’ fino a scoprire un’amicizia di lunga data tra Linda Di Pietro, fondatrice di Indisciplinarte che cura e gestisce la programmazione dei servizi del Caos e l’economista di cultura Michele Trimarchi individuato dalla direzione dei Servizi culturali di palazzo Spada.
Internet a doppio taglio In un Tweet di Trimarchi del settembre 2013, tanto per fare un esempio, l’economista non lesina complimenti al Caos. Lo scorso marzo, ha inoltre scoperto Pasculli, i due erano nello stesso team di esperti ad un corso sulle strategie e gli strumenti di promozione culturale insieme a Massimo Mancini, altro gestore del Caos. Linda Di Pietro e Michele Trimarchi, sarebbero anche soci della fondazione Fitzcarraldo: l’esponente del M5s ha scovato in una pagina internet del progetto ‘Fizz’, (presumibilmente una sorta di piattaforma per la condivisione di idee, progetti e proposte su turismo, marketing territoriale e servizi culturali) la presenza dei due profili. E infine c’è scambio di commenti e ‘Mi piace’ sui post social dell’uno e dell’altra.
Pasculli Quali saranno le prossime mosse del consigliere 5 stelle? Visto il certosino lavoro di ricerca online per scoprire eventuali legami tra ‘valutatori e valutati’, è difficile credere che si limiti ad un post Facebook rivolto ad Armillei. Molto probabilmente, la questione tornerà presto nell’aula consiliare di palazzo Spada. Come dire… sarà di nuovo ‘il Caos’…
Twitter @martarosati28