di Mar. Ros.
Opposizioni si scatenano contro la giunta Di Girolamo all’indomani dell’operazione Spada. Tra toni più o meno aspri qualcuno torna a chiedere le dimissioni del sindaco. Conto il Palazzo di piazza Ridolfi annunciate battaglie politiche su vari fronti, i più agguerriti Lega Nord e M5s. Dal Carroccio la promessa di esposti alla procura della Repubblica, i grillini manifestano davanti al Comune con le fiaccole: «Vogliamo fare luce su certe questioni e portare nuova luce e speranza alla città di Terni». Andrea Liberati: «Chiederò ispezione straordinaria del ministero dell’Economia sulle cooperative coinvolte nell’indagine». La piazza Cinque stelle esulta al grido: «Onestà, onestà».
Operazione Spada «Quello che sta accadendo in città è di una gravità politica senza precedenti. La città non è più disposta ad assistere in silenzio a questo dramma amministrativo fatto di rimpasti, debiti fuori bilancio e indagini. Il sindaco rivedendo il quadro dell’esecutivo ha finito per dare maggiore forza a chi oggi si ritrova coinvolto nell’inchiesta. Non c’è colpevole fino alla sentenza – precisano – ma è già grave che gli inquirenti dovranno fare chiarezza sull’operato di un gruppo politico-economico che da troppo tempo gestisce Verde pubblico e manutenzioni attraverso un sistema di potere che ha affossato tutte le altre società esistenti a Terni». Così il consigliere regionale della Lega Nord apre la conferenza stampa di sabato pomeriggio nella sede di via Angeloni, dove si è presentato con la felpa ‘Terni libera’.
Lega Nord A fargli eco è il collega del Carroccio Valerio Mancini: «Qui c’è bisogno di uno scatto di dignità politica, a ottobre il sindaco ha compiuto un atto di forza tagliando la giunta, le pedine le ha scelte qualcun altro sopra di lui, i vertici del partito regionale. In città crescono disoccupazione e problemi di sicurezza e ambientali. L’inchiesta avviata non è difforme da Mafia capitale e questo mi porta a dire che il sistema delle cooperative è ormai degenerato, è tempo di reinternalizzare i servizi perché costa anche meno». Insieme al coordinatore ternano del partito di Salvini, Federico Cini, tutti hanno chiesto al sindaco: «Un sussulto di dignità, per favore, si dimetta». Fiorini ha anche aggiunto: «Sospettiamo da tempo che l’amministrazione abbia qualcosa da nascondere, perché per il Verde pubblico siamo stati costretti a due richieste di accesso agli atti e alla fine non ci è stata fornita tutta la documentazione richiesta, manca quella che si riferisce al 2013 e la più recente dal 2015 ad oggi». Cini: «La barca sta affondando e non ha mai avuto una meta, si evidenzia una incapacità della leadership». La Lega infine annuncia guerra politica alla maggioranza di Palazzo Spada: il Carroccio sta preparando almeno tre battaglie.
Politica scatenata Sull’operazione Spada, nel tardo pomeriggio di sabato è poi intervenuto il M5s di Terni: il senatore Stefano Lucidi, il consigliere regionale Liberati e i consiglieri ternani Federico Pasculli, Thomas De Luca, Valentina Pococacio, Angelica Trenta e Patrizia Braghiroli hanno portato in piazza una cinquantina di attivisti e simpatizzanti. «Abbiamo le carte – hanno detto – per dimostrare che già da anni il Comune era in condizioni di dissesto, la giunta ha portato in consiglio e fatto votare bilanci falsi. Abbiamo presentato raffiche di interrogazioni e atti per smascherare un sistema che agevola solo alcune cooperative in cui i dipendenti vengono sfruttati e il governo della città gli dice che meglio di così non si può lavorare. Questa giunta – continuano – ha affidato direttamente tutti i servizi esternalizzati per appalti che hanno superato di gran lunga l’importo di quelli che possono essere assegnati senza procedura di gara. Siamo stati derisi dagli assessori, ci hanno provocato dicendo che se vedevamo irregolarità potevamo rivolgerci alla procura e noi l’abbiamo fatto». I grillini dunque rivendicano in qualche modo l’innesco della miccia giudiziaria, ma in città da più parti si insinuano cose diverse.
Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale I particolari delle ipotesi di reato contestate nell’operazione Spada – scrive il consigliere Marco Cecconi – confortano l’umile serietà alla quale abbiamo da sempre improntato il nostro lavoro in consiglio comunale, interpretando il ruolo di forza d’opposizione con il massimo scrupolo: nel monitoraggio costante dell’operato della giunta, nella censura dettagliata delle irregolarità, nella formulazione di proposte alternative. Abbiamo via via segnalato le anomalie rispetto all’assegnazione dell’appalto mense e quelle in vista del bando per la pubblica illuminazione. L’augurio è che il lavoro della magistratura valga a risparmiare alla nostra città di dover continuare a pagare il dazio della corruzione anche per gli anni a venire. Rassegnarci con fatalismo al futuro di sempre è l’esatto contrario di quello che per parte nostra abbiamo cercato di fare. Denunciando, proponendo, candidandoci a forza di governo.
Sinistra italiana Terni «Non è corretto emettere verdetti in piazza ma la politica alcune risposte le deve dare subito». Sull’indagine si esprime anche Sinistra italiana Terni: «Sappiamo bene che queste situazioni fanno perdere ancor di più ai cittadini la fiducia nelle istituzioni. Per questo si devono mettere in campo tutti i meccanismi necessari per rendere limpida la gestione del Comune. Sta nelle mani del sindaco, se è in grado, di invertire la rotta rispetto a un sentimento diffuso di sfiducia e prendere i provvedimenti necessari per cambiare ed invertire la rotta, ci colpisce su un piano politico il clima che avvertiamo in città. Dietro un giustizialismo che vogliamo condannare -proseguono – si evidenzia una critica diffusa ad un modo di condurre la politica cittadina che, pur mostrando aspetti virtuosi in una certa fase storica, non sembra più essere al passo con i tempi. La sinistra, il mondo cooperativo, l’imprenditoria locale devono misurarsi con nuove sfide e devono comprendere che tutto quanto fatto fin ora, in buona fede, per sostenere e condividere un progetto di comunità condivisa, viene vissuto da una parte sempre più crescente di cittadini come si trattasse di un sospetto collateralismo. Su questo modello ci si dovrà interrogare e confrontare».
@martarosati28