gli studenti dell'istituto Briccialdi

«Il diritto allo studio non si emenda», sostengono gli studenti del Briccialdi che si uniscono al corpo docente contro la nuova convenzione. Dall’altra parte il sindaco Di Girolamo spiega che il Comune sta «facendo il massimo» e che «serve senso di responsabilità». Nuova puntata dunque sulla vicenda politica e amministrativa esplosa nelle ultime ore, dopo che sindacati, docenti e direzione del Briccialdi hanno criticato apertamente il nuovo accordo tra il Comune e l’istituto ed in particolare gli emendamenti passati in consiglio comunale.

Gli studenti «La Consulta degli studenti – si legge in una nota del Briccialdi – si unisce allo sdegno espresso dal corpo docenti in riferimento all’emendamento 9, proposto dal consigliere comunale Andrea Cavicchioli, il quale prevede la possibilità da parte del Comune di recedere dall’accordo senza motivazione e con un preavviso di 60 giorni. Non riteniamo che sussistano le condizioni necessarie per consentire a studenti e docenti di poter lavorare in un clima sereno: ribadiamo quindi il nostro disappunto e la nostra riprovazione nel vedere minato il nostro diritto allo studio».

Assenza di visione «Esponiamo le nostre riserve sulla gestione dell’intera vicenda, dalla quale trapela l’assenza di una visione che individui nella dimensione culturale uno dei perni dello sviluppo della città, interpretazione avvalorata dalla replica resa nota dal consigliere Cavicchioli, secondo cui ‘l’impegno per il Briccialdi rappresenta uno sforzo eccezionale’. Noi, al contrario, siamo dell’opinione che la difesa di un baluardo culturale del rango del Briccialdi non possa in alcun modo rientrare in una strategia di eccezione, bensì debba a pieno titolo costituire il merito di una gestione politica ordinaria, illuminata e lungimirante. Non possiamo altresì nascondere il fastidio per la provocazione inserita in conclusione della convenzione, che riporta testualmente: ‘Si approva la convenzione e in particolare la clausola n°9 relativa alla facoltà di recesso anticipato per il Comune’. Il diritto allo studio non si emenda».

La replica del sindaco Sulla vicenda prende posizione anche il sindaco. «Sul Briccialdi – dichiara in una nota – il Comune ha sempre dato tutto quello che era nelle sue possibilità e continuerà a farlo. E’ il Comune che ha sempre garantito la funzionalità dell’istituto, perché convinto che sia una grande risorsa culturale e formativa della città. In questi mesi abbiamo fatto un lavoro approfondito sulla convenzione, siamo riusciti a coinvolgere soggetti terzi di grande spessore e affidabilità come la Fondazione Carit che già da quest’anno ha fatto sentire il suo sostegno e ancora di più farà in futuro. Pur in un quadro problematico per le finanze, continuiamo a mantenere uscite importanti per tutto il piano pluriennale. L’apporto del Consiglio Comunale non stravolge la convenzione, anzi è funzionale a una maggiore funzionalità. Mi auguro che il senso di responsabilità mostrato dall’amministrazione comunale e dal consiglio sia patrimonio e valore fondamentale per tutti i soggetti protagonisti della vicenda».

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