di Daniele Bovi
La corsa verso le regionali del prossimo anno per il forzista Roberto Morroni inizia in un’«Officina». Il vicepresidente della giunta regionale mercoledì ha presentato, nella sede del consiglio regionale, un’associazione politico-culturale che si chiama proprio «L’officina». Presidente è Morroni, che aveva accanto il vice (l’ex sindaco di Bettona Lamberto Marcantonini), la consigliera comunale di Forza Italia Daniela Casaccia, quello regionale Eugenio Rondini e Mariateresa Di Muro come rappresentanti del consiglio direttivo.
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Buona politica Le prime riunioni sono partite un paio d’anni fa e l’obiettivo dichiarato è quello di «favorire e stimolare la buona politica», creare un «laboratorio dove il confronto, l’elaborazione di idee, il ragionare di politica intorno ai temi della vita regionale e nazionale, rappresentino l’elemento caratterizzante e vitale». Morroni ha assicurato che «L’officina» sarà «una associazione e non un partito. Un luogo dove si possa parlare di politica nel modo necessario e fondamentale perché la politica è ragionamento, riflessione, studio, la politica non è superficialità, non deve essere demagogia, non può essere populismo ma deve essere visione, capacità di governo capace di comprendere le tendenze che animano la società».
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L’associazione Le porte sono aperte non solo a chi appartiene ai partiti: «L’officina» vuole infatti essere «un recinto più ampio» per chi si riconosce in una serie di valori come «l’importanza fondamentale della persona, la sua dignità, la sua libertà», il riformismo come a un «metodo di governo fondamentale» e in generale la liberaldemocrazia. L’associazione organizzerà una serie di eventi in cui si volerà alto. Il primo, il 10 giugno, sarà ad Assisi e avrà al centro i rifiuti, una delle deleghe più pesanti delle quali si occupa Morroni. Il tema sarà «La gestione dei rifiuti banco di prova per il buon governo» e invitati, oltre a Donatella Tesei, saranno anche i vertici di Auri, Anci, consiglieri regionali di maggioranza e opposizione, ambientalisti giornalisti, il sindaco di Perugia Andrea Romizi e diversi esperti. A ottobre, invece, toccherà a un altro importante tema come l’astensionismo.
Le regionali Ovviamente a poco più di un anno dal voto nulla può essere casuale. Sfogliando l’atto costitutivo si nota che i soci fondatori sono 37 (in fondo all’articolo tutti i nomi). Oltre ai già citati ci sono il consigliere comunale di FI Michele Cesaro, l’eurodeputata forzista Francesca Peppucci, l’altotiberino Cesare Sassolini (ex consigliere comunale di FI e promotore finanziario di Mediolanum) e tanti altri. Tra questi tanti punti di riferimento di Morroni in alcuni territori (in particolare quelli della sua Gualdo Tadino e della fascia appenninica, ma non solo), elettori storici ed esponenti del socialismo gualdese (le radici di Morroni sono proprio qui) come Riccardo Fioriti. Insomma, un’operazione politica ben congegnata da parte di chi conosce il mestiere, le sue regole e le sue insidie.
FI Con una Forza Italia indebolita e in difficoltà l’associazione potrebbe servire, tramite iniziative di livello, anche a mettere in risalto il lavoro di Morroni su diversi fronti, a comunicarlo e potenzialmente a raccogliere consenso. Una soggettività politico-culturale che quindi avrà una sua voce e un suo peso in vista del cruciale 2024, anno in cui in primavera andranno al voto una sessantina di Comuni (in primis Perugia e Foligno) e in autunno la Regione. Questa, in particolare, sarà la madre di tutte le battaglie.
Le regionali Tesei ha già detto che proverà a ricandidarsi, mentre sullo sfondo bisognerà capire quali saranno le intenzioni di FdI, cosa decideranno i tavoli romani e cosa farà Andrea Romizi, che da anni ha un solidissimo rapporto umano prima che politico con l’asse perugino di FdI Squarta-Prisco. E che i rapporti tra il coordinatore regionale di FI Romizi e Morroni non siano esattamente idilliaci non è un mistero. Con un partito indebolito la possibile corsa per il consiglio regionale, fatta a suon di preferenze, potrebbe essere durissima. Romizi esce da un decennio di sindacatura nel capoluogo di regione e potenzialmente con un consenso ampio, Morroni punta a rafforzarsi. I più saggi dentro FI sanno già che, complici le difficoltà del partito, è salutare non andare a sbattere. Di seguito tutti i nomi dei fondatori de «L’officina».
Roberto Morroni
Alessio Bazzoffia
Mario Becchetti
Marco Belloni
Fausto Bevilacqua
Daniela Casaccia
Adelfranco Castellani
Michele Cesaro
Elena Ciliani
Anna Comodi
Domenico Dell’Unto
Mariateresa Di Muro
Rovero Ermini
Riccardo Fioriti
Luca Fiorucci
Mario Fortunelli
Gianni Frillici
Francesco Gagliardi
Umberto Guerrieri
Lamberto Marcantonini
Bruno Mari
Bruno Martinelli
Roberto Meffi
Stefano Minni
Guido Monaco
Graziella Paparelli
Marino Pedone
Francesca Peppucci
Fabrizio Poccioli
Giuseppe Pompei
Luigina Procacci
Roberto Ricci
Eugenio Rondini
Cesare Sassolini
Luigi Tramontano
Daniela Venturini
Fabio Viventi