I manifesti di Costituente Perugia

di Daniele Bovi

Almeno tre assemblee, “misteriosi” manifesti che spuntano in giro per la città, diversi possibili candidati (o autocandidati), cene, volti noti e non, riunioni ma, per ora, nessuno che guidi la macchina. A Perugia nel centrosinistra e in generale nel vasto campo del civismo sono giorni di gran fermento in vista del voto del prossimo anno, quando Pd e soci proveranno a riconquistare la città dopo il decennio di Andrea Romizi.

Alleanze Il problema è con chi e con quale schieramento. Partendo dal secondo problema, al di là di casi specifici l’ultima tornata elettorale ha messo in evidenza anche un fattore: intorno al Pd, che ha già i suoi guai, c’è poco dopo la progressiva scomparsa degli altri partiti mentre quelli nuovi arrancano. L’imperativo è quindi costruire e allargare il più possibile, unico modo per provare a giocare la partita. Che da queste parti ci riescano non è per nulla certo, mentre sul fatto che serva tempo per tessere relazioni con la società e coinvolgerla in un progetto non ci sono dubbi. Nessun incertezza anche su un altro punto: l’esperienza del 2019 oltre al peggior risultato della storia del centrosinistra non ha lasciato nulla dietro di sé.

Fora c’è E così sono in diversi a muoversi, per ora senza una regina comune. Uno di questi è il consigliere regionale Andrea Fora. Da qualche giorno in giro per la città ci sono dei manifesti di «Perugia partecipa» con tanto di slogan («Elezioni comunali, pronti?») e il simbolo di una batteria carica al 40 per cento. Da mercoledì è online il sito del comitato promotore che, partendo dall’esperienza dei CiviciX di Fora, invita tutti a partecipare all’appuntamento del 17 giugno quando, in diversi spazi nella zona di Borgo XX Giugno, si terranno tavoli tematici e un’assemblea plenaria al cinema Zenith. Dalla sicurezza al welfare fino a cultura, verde, viabilità e così via, si parte da posizioni critiche nei confronti delle giunte Romizi.

I manifesti di Perugia partecipa

L’assemblea Il 17 dovrebbero esserci anche sindaci di importanti città italiane, membri del Terzo settore, dello sport e così via. L’idea, spiegano da queste parti, è quella di radunare i civici partendo da un programma condiviso così da dare un valore aggiunto al centrosinistra. Insomma, questa potrebbe essere una delle gambe della coalizione. L’altro dato certo è che Fora, al di là del percorso di Perugia partecipa che nelle prossime ore farà partire la campagna di comunicazione sui social e renderà noti i nomi di alcuni membri del comitato promotore, a una candidatura ci pensa. Insomma, dai cattolici al Terzo settore e non solo c’è tutto un mondo che prova a organizzarsi.

Costituente Perugia Da giovedì poi in città appariranno altri manifesti, stavolta a firma «Costituente Perugia». Lo slogan, in vista dell’assemblea che si terrà alla sala Sant’Anna di viale Roma, è «In un città che funziona si vive meglio». Anche qui rigorosamente si volerà altissimo tra programmi, idee, interventi e così via ma i pubblici saranno probabilmente differenti. L’obiettivo è quello di partire con una vera e propria costituente cittadina, dando il la a un approfondimento programmatico per poi arrivare al nome. Il fronte di Sant’Anna non è potenzialmente incompatibile con quello del vicino XX Giugno e, quindi, pure questa potrebbe essere una delle gambe della coalizione; sempre che non si diffonda il virus dei personalismi e delle spaccature, patologie che conducono con certezza alla morte elettorale.

I manifesti che appariranno giovedì a Perugia

Verdi-Sinistra Su entrambi i fronti, uno dei volti che apparirà sarà quello del professor Paolo Belardi, anche lui tra i papabili mentre altri nomi che circolano da settimane sono quelli del dottor Francesco Menichetti e di Mauro Agostini. A ulteriore testimonianza che l’area di Borgo XX Giugno sarà l’epicentro della politica cittadina nelle prossime settimane c’è anche l’iniziativa dell’Alleanza Verdi-Sinistra che, per il 6 giugno a partire dalle 18 all’Arena del Borgo Bello, ha organizzato una giornata «di confronto e dibattito sulla città». «Un primo momento di riflessione – scrivono – tra i partiti di un possibile centro sinistra, le associazioni, i sindacati e i movimenti, su tanti temi che riguardano il futuro della città». Quanto al Pd, cioè il partito senza il quale le possibilità di riuscita dell’operazione sono ridotte, per ora osserva senza che nessuno guidi il processo.

A destra Le cose però si muovono anche a destra e, più in generale, la vittoria di Stefano Bandecchi a Terni – variabile da non sottovalutare in vista del 2024 anche data la forza economica del patron rossoverde – sembra aver ulteriormente accelerato tutta una serie di processi. Sul fronte del destra-centro il nome più gettonato per ora è quello di Margherita Scoccia, l’assessore all’Urbanistica in quota FdI. Anche qui però data la debolezza della Lega e i mugugni che su questo nome si sentono dentro Progetto Perugia, i problemi non mancano e dal centrosinistra si dicono certi di vedere almeno una possibilità di giocare la partita. E proprio per quanto riguarda Progetto Perugia, ecco un altro manifesto apparso in questi giorni in città: dal 7 al 10 la lista che nel 2019 ha ottenuto più voti dà appuntamento per il «Progetto Perugia fest» nella centralissima piazza della Repubblica. La macchina elettorale si è messa ufficialmente in moto. Molti saliranno, altri scenderanno e qualcuno rimarrà ferito.

Questo contenuto è libero e gratuito per tutti ma è stato realizzato anche grazie al contributo di chi ci ha sostenuti perché crede in una informazione accurata al servizio della nostra comunità. Se puoi fai la tua parte. Sostienici

Accettiamo pagamenti tramite carta di credito o Bonifico SEPA. Per donare inserisci l’importo, clicca il bottone Dona, scegli una modalità di pagamento e completa la procedura fornendo i dati richiesti.