di Daniele Bovi
Messo alle spalle un 2015 «in cui abbiamo attraversato un maremoto», la Provincia di Perugia prova a guardare avanti verso un 2016 «in cui dovremo costruire questo nuovo ente, che dovrà essere la casa dei comuni». Le parole sono del presidente della Provincia di Perugia Nando Mismetti che venerdì, insieme a Roberto Bertini, Erika Borghesi e Maria Pia Bruscolotti ha tirato le somme del 2015 e ha tracciato i contorni dell’attività da portare avanti nell’anno appena iniziato. «Abbiamo navigato in un mare agitato ma siamo riusciti a portare la barca in porto» ha detto il presidente che ha voluto ringraziare tutti per il lavoro svolto, dal governo alla Regione fino ai dipendenti. «Non dimentichiamo – ha sottolineato – che abbiamo iniziato il 2015 con uno squilibrio di bilancio di 18 milioni. Il 21 dicembre siamo riusciti ad approvare il bilancio di previsione e ora possiamo affrontare il 2016 in condizioni migliori e con una dignità diversa».
Provinciale Un 2016 in cui molti dipendenti cambieranno mansioni e scrivania: dei 1.006 in organico ne sono rimasti, dopo le ricollocazioni, 622, dei quali 30 andranno in pensione quest’anno. Rimane aperto il problema, «che affronteremo in modo sereno», della polizia provinciale: dei circa 100 agenti in forze all’ente i comuni ne hanno richiesti per integrare i loro organici solo una ventina. Che fine faranno gli altri? «Ci vuole uno sforzo di squadra – sollecita Mismetti – da parte di tutti, da parte della Regione che deve fare la legge regionale e da parte dei comuni». Quantomeno il caso verrà affrontato con uno spirito nuovo rispetto a quello degli anni scorsi: «Registro – ha sottolineato il presidente – un clima diverso. Innanzitutto dopo anni non ci sono più tagli agli enti locali, e così ora ci possiamo concentrare nella riorganizzazione dell’ente, che dovrà essere sempre più la casa dei comuni. La sfida sarà mettere sempre di più i servizi in rete per offrire più efficienza ai cittadini».
Il 2016 Tra i primi dossier che la giunta Mismetti dovrà affrontare in questo avvio d’anno, c’è quello dell’isola Polvese. L’ente non ha le risorse né per valorizzarlo né per fare tutte le manutenzioni necessarie e così, dopo le polemiche dei mesi e degli anni scorsi, proverà con una nuova gara ad affidare la gestione di una delle perle del Trasimeno a un privato. E il tutto, complice la mancanza di soldi, andrà fatto in tempi brevissimi: i documenti di gara infatti saranno pubblicati a breve con lo scopo di avere un nuovo gestore contestualmente all’avvio della stagione estiva. E a proposito di manutenzioni, Borghesi ha chiesto più risorse per i 2.650 chilometri di strade provinciali: «Con i 3,2 milioni che abbiamo avuto a disposizione – ha detto – abbiamo potuti sistemare solo 50 chilometri». Entro il 2016 poi si dovrebbe concludere un’altra importante gara, ovvero quella che riguarda l’appalto per gli interventi sulla Pievaiola. Quanto agli impianti di Forca Canapine invece, nessuno ha voluto prenderli in gestione ma Bertini assicura che nel 2016 la Provincia tornerà a lavorare anche su questo fronte.
I confini Con la riforma la Provincia diventa un ‘nuovo’ ente che si occuperà principalmente di scuole e strade e Mismetti guarda anche a nuovi confini, più larghi di quelli attuali: «Come Upi – ha spiegato – mi farò promotore di un’iniziativa a Perugia dove si ragionerà, insieme all’alto Lazio, alla Bassa Toscana e a parte delle Marche, del rapporto tra le aree metropolitane e il resto del paese, dove ci sono la maggior parte delle scuole e dei chilometri di strade ma che rischiano di essere schiacciate da questa riforma. Se la sfida è fare massa critica perché bisogna competere, allora i confini attuali potrebbero non essere sufficienti».
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