di Massimo Colonna
«Si è constatato il superamento in rete del parametro tetracloroetilene relativamente alla sola distribuzione dal serbatoio di Collescipoli con particolare riferimento al punto di campionamento esistente in via Narni». E’ il passaggio che emerge dai documenti del Servizio idrico integrato sugli ultimi campionamenti e che mette in evidenza, come sostengono i consiglieri del Movimento Cinque Stelle, «che la trielina con valori oltre il limite è finita anche nella rete e non solo nei singoli pozzi». Alla conferenza organizzata giovedì mattina negli uffici dei grillini a Palazzo Spada c’erano Thomas De Luca e Valentina Pococacio in rappresentanza dei ‘ternani’ e l’esponente regionale Andrea Liberati.
Tre date sotto accusa In particolare, da quanto emerge dai documenti del Sii, il 17, il 22 e il 23 dicembre scorso i valori nella rete di via Narni (nelle prime due date) e di Collescipoli (nella terza), hanno superato il limite per la presenza del tetracloroetilene, commercialmente detto trielina. I numeri parlano di valori pari a 35.7, 39.8 e 51. Ben al di sopra dei 10 fissati come limite, limite che comunque non indica la potabilità dell’acqua ma è preso a campione in sostanza per iniziare ad alzare l’allerta sui dati.
Dati pericolosi «Dunque – ha spiegato De Luca – alcuni ternani in quei giorni hanno potuto bere acqua con valori oltre il limite». Su questo la vicenda andrà avanti perché i consiglieri chiederanno un incontro nella terza commissione del presidente Sandro Piermatti proprio per approfondire la questione.
Serve nuovo approccio Gli esponenti grillini hanno poi commentato le ultime decisioni del Comune in materia ambientale con l’annuncio da parte dell’assessore Giacchetti delle ordinanze su terreni e pozzi. «E’ la dimostrazione – ha spiegato ancora De Luca – che fare opposizione anche con metodi forti paga. Ci abiammo messo cinque mesi, ma ora quelle ordinanze sono il frutto del lavoro e sicuramente una vittoria per la città di Terni, non per noi. Ci sono diversi passaggi però di questa storia che non ci convincono».
Sindaco e assessore «In sostanza – ha spiegato la Pococacio – noi abbiamo fatto quello che altri dovevano fare: abbiamo chiesto i dati ad un ente pubblico e li abbiamo forniti ai cittadini. Questo è quello che dovrebbe essere nella normalità da parte dell’amministrazione. E invece ci abbiamo dovuto pensare noi. Serve un nuovo approccio su questo: è impensabile che su questa storia il sindaco abbia sostenuto una cosa, per poi essere smentito, e che le diverse parti non abbiano parlato tra di loro, se non nel tavolo convocato dall’assessore Giacchetti ma solo dopo le nostra segnalazioni».
Questione politica «Il sindaco ha dimostrato il vecchio approccio alla questione ambientale – ha proseguito De Luca – cioè cercando di smentire subito una cosa che poi invece si è rivelata essere vera, come da noi sostenuto. L’assessore Giacchetti invece, pur con ritardo, alla fine ha preso atto della situazione e ha preso provvedimenti. Questo suo passaggio speriamo sia soltanto il primo di un nuovo approccio che chiediamo all’amministrazione sul fronte ambiente e salute». Liberati poi ha dato il suo contributo annunciando che in «consiglio regionale la questione ambientale di Terni è tenuta da noi in forte considerazione e la nostra guardia resta alta. Nei prossimi giorni anzi ne saprete di altre proprio su questo filone».
Twitter @tulhaidetto
come dargli torto? fa rabbia e tristezza che le cose vadano così ….