A Montefranco è guerra aperta dei 5 Stelle contro la scelta di gestione della tassa sui rifiuti che il Comune presenta ai cittadini. 512 euro per una famiglia di 3 persone in un’abitazione di 100 metri quadrati sarebbe l’importo che alcuni contribuenti si sono ritrovati a pagare, con una tassazione record derivante – dice l’amministrazione – dalla presenza di dipendenti che svolgerebbero parte dei servizi già pagati ad Asm. I 5 Stelle chiedono risposte a Rachele Taccalozzi, prima cittadina del comune della Valnerina.
L’accusa Nella nota diffusa dal coordinamento 5 stelle dopo il meetup del gruppo del 13 luglio, si legge una chiara accusa all’importo del contributo per i rifiuti: «Una tassa di questo importo nel pieno di questa crisi economica – dicono i pentastellati – che sta soffocando il nostro tessuto sociale, è una cifra impensabile da porre sulle spalle dei cittadini. Una tassazione da record che trova le sue ragioni in precise scelte dell’amministrazione comunale di Montefranco e nelle condizioni assurde imposte dalla nuova gestione della raccolta da parte di Asm. attraverso l’ambito territoriale».
Risposta rinviata La sindaca Taccalozzi, secondo quanto riportato dai 5 stelle, si sarebbe impegnata a effettuare una discussione rispetto ai rifiuti nella seduta consiliare di lunedì 13 luglio, al punto ‘Comunicazioni del sindaco’: «Ovviamente – si legge nel comunicato – alle parole non hanno avuto seguito i fatti. Le forze politiche di maggioranza e d’opposizione esprimano immediatamente la loro posizione su questa incresciosa situazione. Una immediata calendarizzazione della discussione non è una concessione ma quanto previsto dalle norme statutarie”.
La petizione L’oggetto di discussione, come spiegano i pentastellati, è una petizione firmata da 383 cittadini, su 1332 abitanti a Montefranco, in cui si chiede una rimodulazione della tariffa dei rifiuti record e su cui il Consiglio comunale di Montefranco si rifiuterebbe di discutere. La richiesta del neo-costituito meetup ‘Valnerina 5 stelle’ per voce dell’organizzatore Thomas De Luca è che, a norma dell’art. 51 dello statuto comunale di Montefranco, venga effettuato un dibattito in merito alla petizione e che i capigruppo si esprimano sull’ammissibilità o meno della stessa.
Le cause della tassa La sindaca, a colloquio con il senatore 5 stelle Stefano Lucidi, avrebbe giustificato l’importo della tassa con le spese derivanti da «tre dipendenti comunali che si occupano a giro dello spazzamento e del recupero dei rifiuti ingombranti, servizio già pagato ad Asm, il cui stipendio viene sostenuto attraverso la Tari», che rappresenterebbero gran parte del problema. «Un problema – aggiungono i 5 stelle – risolvibile facilmente che si va ad aggiungere ad una percentuale di raccolta differenziata che al primo semestre 2014 (da ultimi dati Ati4 disponibili online) si attesta all’11%, maglia nera insieme a Polino e Castel Viscardo. Diretta conseguenza del fatto che alla nostra domanda se Montefranco avesse o no aderito alla rete dei comuni Rifiuti Zero, la Sindaca ha affermato di non sapere cosa fosse la Strategia Rifiuti Zero».
Proposte dei 5 Stelle Le proposte messe sul tavolo durante l’incontro con la sindaca Taccalozzi, come spiega ancora il coordinamento 5 stelle Valnerina – sono state molteplici: approvazione della delibera per l’adesione alla Strategia Rifiuti Zero, adozione di un sistema di compostaggio collettivo sull’esempio del Comune di Villa San Giovanni (in provincia di Viterbo) che vada oltre la distribuzione delle compostiere domestiche per una gestione totalmente autonoma della frazione organica, piano di informazione a tappeto per educare i cittadini alla raccolta differenziata che ad oggi non hanno ricevuto la necessaria informazione per la modalità di conferimento e delle opportunità di sconto sulla tariffa, adozione della tariffa puntuale, così come previsto dal bando di gestione Ati4 e l’estensione della raccolta porta a porta su tutte le aree urbane.