E’ ancora scontro aperto tra gli esponenti del consiglio comunale e la FarmaciaTerni, l’azienda partecipata al cento per cento dal Comune finita oggetto di un atto di indirizzo nei giorni scorsi su questioni inerenti quattro assunzioni e alcuni passaggi amministrativi. A tornare sulla vicenda sono ancora i consiglieri di maggioranza Valdimiro Orsini del Pd e Luigi Bencivenga di Progetto Terni. A loro si aggiunge anche Marco cecconi, capogruppo di Fratelli d’Italia Alleanza nazionale, che bacchetta l’azienda comunale per i toni usati nella conferenza stampa di qualche giorno fa.
Orsini e Bencivenga «Il 20 giugno scorso il consiglio comunale – scrivono Orsini e Bencivenga in una nota – ha votato il nostro atto di indirizzo riguardante le Farmacie comunali. Rassicuriamo i lavoratori dell’azienda, confermando quanto ci stia a cuore il futuro delle Farmacie comunali che consideriamo un patrimonio della città da valorizzare e salvaguardare, alla pari di tutte le altre partecipate comunali. Riconosciamo inoltre il lavoro svolto dai lavoratori delle Farmacie che ha fatto sì l’azienda fosse in grado di non produrre più perdite come avvenuto nel passato. Ma tutto questo non ci esime, in qualità di consiglieri comunali, di chiedere al sindaco chiarimenti, di chiedere atti e documenti all’azienda relativi alla gestione di alcuni concorsi avvenuti, alle politiche del personale, e alla conduzione di alcune assunzioni per come sono avvenute».
Gli immobili «Allo stesso modo – continuano Orsini e Bencivenga – ci sembra doveroso chiarire come siano state condotte le operazioni di affitto e di compravendita di immobili, chiedere verifiche secondo le leggi e i regolamenti vigenti, valutare la possibile incompatibilità del presidente del consiglio di amministrazione». Su questo punto l’azienda nella conferenza stampa aveva specificato che l’acquisto del locale della farmacia di Borgo Rivo era avvenuto nel pieno rispetto delle regole.
Fratelli d’Italia Sul caso interviene anche Cecconi con un comunicato. «Ciò che lascia sbigottiti nel tono e nei termini usati dai vertici delle Farmacie nella conferenza stampa è innanzitutto l’aver completamente trascurato un dato semplice: le Farmacie appartengono al cento per cento al Comune. E, nell’articolazione istituzionale di Palazzo Spada, il consiglio è organo sovrano tra i cui poteri indiscussi c’è senz’altro quello di approvare all’unanimità atti di indirizzo sulla gestione di questa o quella partecipata. Correttezza avrebbe dunque voluto che i dati e i chiarimenti forniti in conferenza stampa fossero stati, piuttosto, trasmessi all’amministrazione proprietaria: tanto più che ci si vanta, senza’altro a ragione, di aver agito in piena legittimità».
Cgil: «No a vendita e privatizzazione» Su Farmacia Terni è intervenuta venerdì anche la Filcams-Cgil di Terni ribadendo la propria contrarietà a qualsiasi operazione di vendita e privatizzazione dell’azienda del Comune di Terni: «Già da tempo – scrive il sindacato in una nota – abbiamo manifestato sia negli incontri istituzionali svolti, che attraverso una petizione sottoscritta da oltre 4 mila cittadini, la nostra netta contrarietà a un’ipotesi che determinerebbe lo smembramento di un’azienda importante per il territorio e una forte incertezza sul futuro occupazionale dei circa 60 lavoratori che ne fanno parte. Come sindacato non ci compete entrare nel dibattito politico in atto, né nelle verifiche che da esso potranno scaturire e tanto meno in valutazioni sull’operato del consiglio di amministrazione. Ribadiamo però la richiesta al Comune di Terni e, congiuntamente, allo stesso Cda, di un tavolo di verifica delle proposte in campo e, soprattutto, di garanzia rispetto alla salvaguardia dei posti di lavoro. In questa fase – continua il sindacato – reputiamo molto importante l’azione unitaria delle organizzazioni sindacali, considerato che si tratta di una vertenza aperta da molto tempo e rispetto alla quale c’è necessità di un lavoro sinergico e continuativo, La Filcams Cgil di Terni ricorda infine che nell’assemblea unitaria tenuta 15 giorni fa i lavoratori hanno votato all’unanimità per l’apertura di un percorso di consultazione della cittadinanza, che possa esplicitare l’opinione della città rispetto ad una scelta così importante per il suo futuro. Terni – conclude la Filcams Cgil – deve valorizzare e non disperdere le sue eccellenze».