Un seggio elettorale umbro (foto F.Troccoli)

di Daniele Bovi

Sono in tutto undici, e di questi solo due sono sopra i 15 mila abitanti i Comuni umbri chiamati al voto il 5 giugno prossimo. Alle urne per quanto riguarda la provincia di Perugia andranno Assisi, Città di Castello, Bettona, Bevagna e Nocera Umbra; in quella di Terni Amelia, Otricoli, Avigliano Umbro, Montecastrilli, Castel Giorgio e Parrano. L’eventuale ballottaggio potrebbe riguardare solo due città, ovvero Città di Castello e Assisi. In tutto gli elettori aventi diritto al voto (le rilevazioni del Ministero sono quelle relativa alal fine del 2015) sono 88.095, dei quali 68.241 in provincia di Perugia, dove la quasi totalità (oltre 55 mila) si concentrano tra Assisi (22.705) e Città di Castello (32.698). In quella di Terni invece gli elettori chiamati alle urne sono 19.854, dei quali quasi la metà ad Amelia (9.892), mentre è Parrano il comune di questa tornata amministrativa che vanta il minor numero di abitanti (487). Quanto alle sezioni, in tutto sono 140, 36 in provincia di Terni e le restanti in quella di Perugia.

TUTTI I CANDIDATI E LE LISTE

Due settimane Per i 41 candidati a sindaco e i quasi 800 aspiranti consiglieri ci sono ancora due settimane precise di tempo per fare campagna elettorale. Dopo la mezzanotte di venerdì scatterà infatti il silenzio elettorale che terminerà solo alle 23 di domenica, quando si chiuderanno le urne e si conteranno i voti. Quindi, per chi ha programmato il weekend al mare, meglio anticipare di qualche ora il rientro dato che il governo ha scartato l’idea di votare anche nella giornata di lunedì. Cosa fare però per non sbagliare una volta entrati nella cabina elettorale? Le regole sono diverse a seconda che si voti per un comune con una popolazione superiore o inferiore ai 15 mila abitanti, ma in entrambi i casi la scheda è una sola.

PROVINCIA DI PERUGIA, I FAC-SIMILE DELLE SCHEDE
I SONDAGGI: DEM AVANTI AD AMELIA, ASSISI E CASTELLO

Nei comuni più grandi Nelle città con più di 15 mila abitanti, cioè solo ad Assisi e Città di Castello, i cittadini si troveranno di fronte, come si può vedere dai fac-simile, una scheda con i nomi dei candidati sindaco e sotto la o le liste che l’appoggiano con a fianco uno spazio bianco. A questo punto le opzioni possibili sono tre: barrare solo il simbolo della lista, assegnando così in modo automatico il voto anche al candidato sindaco; tracciare un segno solo sul nome dell’aspirante primo cittadino (in questo caso nessun voto sarà assegnato alla lista) oppure mettere una X sulla lista e scrivere il cognome del candidato consigliere preferito. In caso di comuni oltre i 5 mila abitanti (quindi Assisi, Castello, Bevagna, Nocera, Montecastrili e Amelia) si potrà anche assegnare la doppia preferenza di genere, scrivendo i cognomi di due candidati della stessa lista purché di sesso diverso. In realtà c’è una quarta ipotesi, quella del voto disgiunto: un elettore cioè può scegliere un candidato sindaco e una lista a lui non collegata,anche assegnando due preferenze. Al candidato sindaco per vincere serve il 50 per cento più uno dei voti, altrimenti si va al ballottaggio del 19 giugno.

CASTELLO, IL CONFRONTO TRA I CANDIDATI

Le regole È raro, ma in ipotesi potrebbe accadere, che due candidati ottengano lo stesso numero di voti: se succedesse, al ballottaggio andrebbe il candidato con più voti di lista e, ancora più raro, in caso di ulteriore parità il più anziano. Per quanto riguarda la composizione del consiglio, al candidato vincente viene assegnato il 60 per cento dei seggi, riparto al quale non accedono le liste che non abbiano ottenuto almeno il tre per cento dei voti. Altro discorso per i comuni con meno di 15 mila abitanti, in questa tornata ben 9 su 11, dove vince il candidato che ottiene il maggior numero di voti. Sulla scheda, dentro un unico rettangolo, l’elettore troverà il nome del candidato sindaco affiancato dalla lista che lo sostiene.

Oltre 140 seggi Il voto per sindaco e consiglio sono uniti e non è previsto il voto disgiunto: votare per il primo significa dare una preferenza alla lista. Nei comuni sotto i cinquemila abitanti (Bettona, Avigliano, Castel Giorgio, Montecastrilli, Otricoli e Parrano) sarà possibile dare una sola preferenza, mentre in quelli tra cinque e 15 mila c’è la doppia preferenza di genere. In caso di parità di voti, scatta il ballottaggio, due settimane dopo, tra i primi due classificati. Eletto il sindaco, alla lista andranno i due terzi dei seggi, mentre i restanti saranno assegnati con metodo proporzionale alle altre. In tutto i quasi 800 aspiranti consiglieri si divideranno 142 seggi, qualcuno in più rispetto alla precedente tornata di cinque anni fa viste le modifiche arrivate nel 2014: a Castello ci sono 24 posti, 16 ad Amelia e Assisi, 12 a Bevagna, Nocera e Bettona e 10 ad Avigliano, Castel Giorgio, Montecastrilli, Otricoli e Parrano.

Twitter @DanieleBovi

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