Luca Secondi

di Daniele Bovi

Molte conferme, alcuni risultati scontati, altri meno attesi e altri ancora decisamente clamorosi. Il primo turno delle amministrative di domenica in Umbria si chiude con un quadro che, guardando in particolare ai grandi centri, sorride soprattutto al centrosinistra.

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Disfatta Tra i risultati clamorosi c’è quello di Città di Castello. In Alto Tevere per il centrodestra è una vera e propria disfatta: il ballottaggio sarà tra il centrosinistra ‘ufficiale’ di Luca Secondi, appoggiato da Pd, Sinistra per Castello, Psi e una lista civica, e quello dell’assessora uscente Luciana Bassini, sostenuta da M5S, CiviciX, Unione civica Tiferno, Castello cambia e Sinistra. Secondi è al 33,8%, Bassini al 23,5%. Quanto al centrodestra, incapace di trovare un accordo nei mesi passati, parlare di harakiri è un eufemismo: Lignani Marchesani, appoggiato da FdI e Fi, è al 21,13% mentre il leghista Marinelli al 21,6%. In termini assoluti Secondi 6.794 voti, Bassini 4.729, Marinelli 4.349 e Lignani 4.251. Per chi ha pensato che il primo turno, nel quadro della competizione durissima tra Lega e FdI, sarebbe servito al centrodestra per pesarsi in vista di una ricomposizione al secondo turno, il calcolo si è rivelato sbagliato.

AD ASSISI È SOPRATTUTTO LA VITTORIA DI PROIETTI

I numeri Nel 2016 a Castello si registrò un risultato sostanzialmente fotocopia rispetto a quello del 2011, mentre ora lo scenario è profondamente diverso. L’analisi dei flussi verrà fatta solo tra alcuni giorni ma non è difficile ipotizzare un grande travaso dal centrosinistra di Secondi a quello di Bassini, gradita anche a un pezzo di Pd. I dem passano dai 6.250 voti del 2016 ai 3.243 di domenica e lunedì, i socialisti di Luciano Bacchetta da 4.600 a meno di 1.800, mentre la Sinistra per Castello si riduce di quasi due terzi (da 964 a 381 voti). Male anche il M5S, che passa dai 1.450 voti ottenuti in solitaria a 438, che valgono poco più del 2%, a testimonianza di come il Movimento continui a soffrire tremendamente le amministrative, fermandosi intorno al 4% ad Assisi e Spoleto e perdendo molti voti rispetto al 2016.

Centrodestra Nel centrodestra ci sarà molto da pensare in casa Lega che, a differenza di altri Comuni, a Castello perde terreno: 2.388 voti contro i 2.494 di cinque anni fa, mentre FI resta sugli stessi livelli (880 voti contro gli 855 del 2016) e FdI passa da 1.186 a 2.298. Una battuta d’arresto pesante quella nella quarta città dell’Umbria per quel centrodestra che, dopo le regionali, a Castello come in altre città sentiva il vento in poppa. Ora tutti gli occhi saranno sul ballottaggio del 17 e 18 ottobre, dal quale quasi nessuno alla vigilia avrebbe escluso uno tra Lignani e Marinelli. L’unica cosa certa è che il Comune resterà governato dal centrosinistra, benché diverso da quello di cinque anni fa.

Nel corso della giornata il servizio completo

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