di Gordon Brasco

Se Girlfriend in a coma non è stato proiettato al museo Maxxi di Roma per non turbare la campagna elettorale allora ci aspettiamo di vedere Giovanna Melandri (presidente del museo di cui sopra) correre da una sala all’altra del Paese cercando di oscurare ogni proiettore a tiro. Si perché questo lavoro di Roberto Andò (Il cineasta e il labirinto del 2004 e Viaggio segreto del 2006) non solo è formidabile per l’originalità della storia e la recitazione ma soprattutto perché il gemello «funereo», quello a capo di un partito d’opposizione allo sbando, ricorda in modo sfacciatissimo Pierluigi Bersani. Quello sguardo serio-imbronciato che tante volte è costato l’appellativo di «incapace a sorridere» al segretario del Pd lo ritroviamo pennellato sul volto di un Toni Servillo in splendida forma, che esagera senz’altro la rappresentazione drammatica delle angustie e dei dubbi esistenziali del suo personaggio per costringerci a stupirci ancor di più quando entrerà in scena il suo alter ego (il fratello gemello): brioso, solare, folle, ma capace di comunicare positività al proprio elettorato arrivando dove il serio segretario di partito non era mai giunto, ovvero a infiammare la folla e addirittura diventare simpatico e vincente.

L’incomunicabilità Servillo sfoggia tutta la sua innata dote teatrale per trasformarsi da un ruolo all’altro usando solo la mimica, un’interpretazione da incorniciare e che andrebbe studiata in ogni scuola di recitazione. Al suo fianco anche un ottimo Valerio Mastandrea, perfetto nella parte e capace di comunicare tutto lo sbigottimento di chi, trovandosi alle prese con il «nuovo» segretario di partito, non può fare a meno di rimanerne prima sorpreso e poi conquistato da questa nuova personalità. Che ci sia una critica al vero Bersani non lo escludiamo ma è marginale rispetto alle intenzioni del regista che sono molto più alte: se c’è una morale in questo film va sicuramente ricercata nella critica alla mancanza di comunicazione dei nostri leader politici e non parliamo di spot o promesse da avanspettacolo, ma semmai di quello che era uno dei capisaldi della politica di un tempo, ovvero parlare a una folla, empatizzare con essa ed elevarla verso obiettivi sempre più impegnativi. Oramai quasi tutti i politici guardano solo al vaticinio dei sondaggi, non aprono bocca su nulla senza averne prima soppesato le ripercussioni elettorali, si fanno vedere solo se possono contare su una claque ammaestrata a battere le mani senza accendere il cervello, per poi lamentarsi che la gente si è disamorata della politica o che guarda alla cosiddetta «antipolitica».

Divertente e arguto Insomma vale la pena spendere dei soldi per questo film? Secondo noi sì: è da vedere se non altro per l’ennesima perfetta interpretazione di Toni Sevillo, un attore che a oggi ha davvero pochi rivali sulla piazza italiana. E poi è un film divertente, arguto, capace di prendere in giro la seriosità supposta dei nostri politici che dietro quella maschera cerea e austera (per alcuni) in realtà nascondono soltanto frustrazioni e incapacità di vivere una vita davvero felice. A pochi giorni dal voto è il titolo perfetto per farsi due risate sulla politica nazionale.

Un film di Roberto Andò. Con Toni Servillo, Valerio Mastandrea, Valeria Bruni Tedeschi, Michela Cescon, Anna Bonaiuto. Drammatico, durata 94 min. Italia 2013. 01 Distribution.

Trama: Il segretario del maggiore partito d’opposizione, Salvatore Oliveri, dopo il crollo dei sondaggi e l’ennesima, violenta, contestazione, decide di scomparire e si rifugia in segreto a Parigi, in casa di un’amica che non vede da trent’anni, Danielle, una segretaria di edizione conosciuta all’epoca in cui ancora accarezzava l’idea di fare il regista. Unici, e parziali, depositari della scomoda verità, Andrea Bottini, collaboratore di Oliveri, e Anna, la moglie dell’onorevole, in realtà continuano ad arrovellarsi sul perché della fuga e sulla possibile identità di un eventuale complice. Bottini propone ad Anna di usare il fratello gemello di Oliveri, un filosofo geniale segnato da una depressione bipolare, come sostituto dello scomparso. Il filosofo si trasferirà a casa sua avviando uno strano mènage e un’involontaria carriera politica.

Perugia
Cinematografo Sant’Angelo: 18.30 – 21.15 ven.15 spett. unico ore 21.15. Sab. & Dom. Spett. ore 16.30 – 18.30 – 21.15

Terni
Cityplex Politeama Lucioli: 16:00 18:00 20:35 22:35

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