I due fondatori della libreria (foto Fabrizi-U24)

di Angela Giorgi

Tra gli scaffali spunta qualche classico, ma le etichette scritte a mano parlano chiaro: a ‘Mannaggia’ la fanno da padroni gli editori indipendenti e le proposte non convenzionali. La nuova libreria, voluta e realizzata da Francesca Chiappalone e Carlo Sperduti, è stata inaugurata sabato in via Cartolari, nel centro storico di Perugia. L’incessante andirivieni di amici, curiosi e clienti conferma che in città c’era bisogno di uno spazio dove esplorare nuovi pianeti letterari e dove farsi consigliare dai due giovani librai sulla direzione letteraria da prendere.

FOTOGALLERY: L’INAUGURAZIONE
L’INTERVISTA AI DUE FONDATORI

Libri in centro, libri al centro Carlo e Francesca avevano le idee chiare da mesi: come spiegato in una precedente intervista, era arrivato il momento di creare uno spazio fisico e di pubblico dedicato all’editoria indipendente. Fagocitati dai meccanismi della grande distribuzione e affaticati dalla quotidiana ristrettezza di mezzi, gli editori indipendenti raggiungono difficilmente il pubblico. Di contro, il lettore spesso si adagia su quello che già conosce, poco stimolato anche da addetti ai lavori sempre più simili a commessi e sempre meno librai pronti a dare consigli. È questo che ha spinto i due giovani ad aprire ‘Mannaggia’, la libreria «a misura d’uomo». Una seconda occasione per la città di allargare gli orizzonti in fatto di libri, dopo la riapertura della libreria ‘L’altra’ nei locali de ‘L’una e l’altra’ in via Ulisse Rocchi.

‘L’UNA E L’ALTRA’, LE FOTO DELL’INAUGURAZIONE 

L’inaugurazione «È andata meglio del previsto, cinque minuti dopo l’apertura era già pieno». Carlo Sperduti è felicemente sorpreso della risposta: dalle famiglie con bambini ai giovani, fino ai più attempati, il pubblico è estremamente diversificato. E si sono fatti acquisti di ogni tipo, dal libro illustrato al romanzo sperimentale. La promozione destinata ai primi sei clienti, a cui è stato regalato un libro scelto dai proprietari, è andata immediatamente a ruba. «Ci stanno facendo moltissime domande», prosegue Carlo. «Per esempio ci chiedono perché abbiamo suddiviso per editore anziché in ordine alfabetico, o quali sono stati i nostri criteri di scelta. Francesca e io non dormiamo da giorni ma siamo soddisfatti».

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