China Days a Terni

Per la prima volta 100 mila pernottamenti di turisti cinesi, che così dopo gli statunitensi rappresentano il secondo paese in termini di arrivi in Umbria dall’estero. Questo uno dei tanti dati emersi nel panel dedicato al turismo organizzato al Caos di Terni nell’ambito della giornata conclusiva di China days.

China days al Caos: fotogallery

Per la prima volta centomila pernottamenti In particolare al tavolo è emerso come nel 2015 si sia assistito a un notevole aumento proprio dei flussi turistici dalla Cina (+16.2% arrivi e +18.4% presenze) anche se l’Umbria in base a dati Enit e Ice del 2013 si colloca al sesto posto a livello italiano tra le regioni preferiti dai turisti cinesi, dietro a Veneto, Toscana, Lombardia, Lazio ed Emilia Romagna. Sul fronte delle presenze (secondo dati Eurostat) nel 2015 l’Italia è stata la meta preferita dai cinesi in Europa. Sul totale delle presenze in Italia soggiorna il 21,5% dei cinesi, rispetto al 21% della Gran Bretagna ed il 17,6% della Francia. Anche qui l’Umbria occupa un positivo settimo posto a livello regionale.

Paparelli: «Gruppi selezionati di turisti vera sfida» I lavori della giornata sono stati aperti coi saluti del sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo, che ha introdotto i lavori a cui ha partecipato anche Attilio Massimo Iannucci, già ambasciatore d’Italia a Pechino, che si è soffermato sul confronto di Italia e Cina come due superpotenze culturali. A coordinare i lavori il dirigente regionale Rossetti, affiancato dal vicepresidente Fabio Paparelli: «La crescita dell’incoming cinese avvenuta in questi ultimi anni in misura esponenziale – ha concluso Paparelli – è frutto di un lavoro che intendiamo proseguire e, possibilmente, potenziare nel prossimo futuro. La scommessa sarà quella di poter attirare gruppi ancora più selezionati e alla ricerca di un turismo motivato, esperienziale, alla ricerca di autenticità, atmosfere e stili di vita di cui l’Umbria è ricca e che rappresentano insostituibili fattori di competitività sul piano globale».

Chi sono i turisti cinesi Da un punto di vista delle fasce d’età il turismo cinese, con un alto livello di scolarizzazione, è prevalentemente giovane, tra i 25 ed i 34 anni, e attratto da cultura e città d’arte, ma anche shopping e studio con destinazioni da catalogo. Gli uomini d’affari scelgono resort e destinazioni esclusive, sulla base di proposte provenienti dalla stampa specializzata e da periodici di lusso. Trasversalmente a tutti i target comunque internet rimane la principale fonte di informazione.

«Benessere crescente è un’occasione» I servizi di rappresentanza, d’informazione e di supporto al movimento turistico cinese verso l’Italia è stato invece il tema trattato da Sergio Maffettone, console generale d’Italia in Chongqing: «Il crescente benessere che si sta diffondendo in Cina apre spazi nuovi per il turismo cinese nel nostro Paese, ma le politiche di attrazione per turisti cinesi – ha evidenziato – devono passare per un rapporto con i tour leader, avendo la capacità di promuovere pacchetti turistici che puntino sulle eccellenze e alle peculiarità».

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