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di Mar. Ros.

Mercoledì mattina la direzione aziendale Ast ha accordato alle Rsu lo sblocco delle professionalità per gli operai del reparto Acciaieria e avviato un’ulteriore discussione per i dipendenti di Società delle fucine (Sdf), per cui in serata è stato sottoscritto accordo.

Professionalità Tk-Ast Il patto sottoscritto per entrambi ireparti, sulla falsariga di quello siglato per Lac che ha fatto da apripista, garantisce ai lavoratori un aumento in busta paga. Di fatto si tratta della retribuzione di livello prevista da contratto nazionale metalmeccanici ma in questo contesto rappresenta senza dubbio una conquista per i rappresentanti dei lavoratori. Il riconoscimento delle professionalità infatti, nell’era Morselli (e in particolare come inserito nell’accordo del 3 dicembre 2014 al Mise), era stato interdetto per entrare nella fase di ristrutturazione che ha recentemente vissuto l’azienda. Gli operai per poco meno di due anni hanno cioè percepito un salario più basso, anche di 100 euro, e così sarebbe dovuto essere fino al 2018. Le interlocuzioni avviate da mesi, che si susseguono senza sosta ai piani alti di viale Brin, hanno invece permesso di anticipare sensibilmente i tempi.

Sigle sindacali L’accordo per i lavoratori Acc e Sdf, come già avvenuto per Lac, è stato sottoscritto da Fim,Fiom, Fismic e Ugl. Manca insomma nuovamente la firma della Uilm che ha partecipato comunque al tavolo e ha già espresso le proprie ragioni la scorsa settimana. Il percorso di confronto tra Rsu e direzione aziendale sul terreno delle professionalità, che riguarderà anche gli impiegati, insomma procede (prossimo reparto sotto la lente sarà Sdf) ma a sentire i segretari territoriali delle cinque sigle, col dente avvelenato perché esclusi dal protocollo legalità, di faccia a faccia coi vertici Ast ne servirebbero molti di più soprattutto sui temi di grande portata come ambiente, sicurezza e appalti.

Le ragioni della Uilm «Per circa 310 lavoratori operai attualmente presenti nell’area Acciaieria – scrive la sigla outsider – sono stati scongelati e saranno assegnati sei livelli 5s e diciannove 5b, già definiti nel precedente accordo. Per circa 130 lavoratori operai attualmente presenti nell’area Sdf, sono stati sbloccati e saranno assegnati sei 5s e otto 5b, già riconosciuti nel passato accordo». Perché la mancata firma: «Le Rsu Uilm – spiegano – avevano chiesto più 5b nelle aree bramme 3 (Cco3) e bramme 7 (Cco7), una categoria speciale in officina cassetti, più 5b nelle aree legate a forni, Aod e logistica, un nuovo e migliore assetto per la turnistica, per dare maggiore e migliore copertura anche sul versante della sicurezza. Per l’area meccanica e laboratorio dimensionale di Sdf – aggiungono – abbiamo semplicemente sostenuto e chiesto, in linea con le indicazioni dello stesso Ccnl, nuove figure professionali a 5s, come abbiamo chiesto risposte più equilibrate e confacenti per il sottovuoto ma nessuna delle nostre richieste è stata accolta, abbiamo perso l’occasione dell’unitarietà per ostracismo».

@martarosati28