Destinati a perdere il lavoro e a non incassare il Tfr. Sono i nove lavoratori Ise, prime vittime della crisi dell’indotto Tk-Ast, che da un mese abbondante hanno appreso di aver perso il subappalto Ilserv, unica commessa della ditta, e nonostante lo slittamento della scadenza dell’appalto tuttora evidentemente a caccia di un percorso di ricollocazione.

LA VERTENZA AST

Lavoratori Ise in Prefettura Per questo martedì mattina i rappresentanti sindacali, insieme a quelli di Regione e Comune si accomoderanno in Prefettura nel tentativo di individuare soluzioni utili a salvaguardare i nove posti di lavoro. Ma non solo. Per gli operai di Ise nel giugno scorso è stata attivata la cassa integrazione in deroga, rifinanziato per il 2015 soltanto per cinque mesi. In più i pagamenti relativi all’ammortizzatore sociale, comunica la Cgil, sono fermi dal marzo 2014, motivo per cui i lavoratori Ise si trovano indietro di quasi un anno rispetto alla cassa già fatta, senza poter quindi avere prospettiva per quella futura.

LA STORIA DI AST IN UN MINUTO

Tk-Ast, crisi indotto A complicare ulteriormente la vertenza, l’azienda avendo fin qui lavorato esclusivamente col subappalto Ilserv, ora saltato, è in piena crisi finanziaria e si è già affrettata a comunicare l’impossibilità di riconoscere per intero il Tfr maturato dai dipendenti, «pregiudicando per assurdo- scrive la Cgil – anche la risoluzione del rapporto di lavoro». Da qui il nuovo incontro in Prefettura, ma anche quello che il sindacato chiama «presagio di un dramma» che investirà l’indotto composto da circa 130 ditte.

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