Nessun passo indietro sulla esternalizzazione del magazzino di Ponte San Giovanni. Il Consiglio di amministrazione del Gruppo Grifo Agroalimentare lo stabilito nel corso della riunione di venerdì 3 ottobre a Colfiorito per fare il punto sulle principali problematiche aziendali, tra cui il completamento del nuovo stabilimento.
Ponte San Giovanni Nel confermare la necessità di procedere all’esternalizzazione, che tante proteste sta suscitando, il Cda ha ribadito all’unanimità che tale scelta organizzativa ed economica è funzionale a poter assicurare uno sviluppo futuro alla cooperativa, per cui è chiara la volontà di proseguire nella strada intrapresa, apprezzando e condividendo quanto portato avanti dal gruppo di lavoro, composto dal presidente Catanossi, dal vicepresidente Riziero Giovi e dal consigliere Vincenzo Testi.
Scelta irrevocabile «Posto che la scelta imprenditoriale di terziarizzare è definitiva e irrevocabile – ha spiegato Catanossi –, teniamo a precisare che la presenza della Cooperativa Servizi Associati all’interno dell’incontro sindacale del 1 ottobre 2014 (incontro sollecitato dall’azienda per tre volte prima di trovare una data idonea per tutta la rappresentanza sindacale) non è certamente indice di sfrontatezza, ma rappresenta la conferma dell’attività posta in essere dal Gruppo per far sì che tutti i lavoratori oggi addetti al magazzino di Ponte San Giovanni possano trovare immediatamente una nuova occupazione. Tale presenza era stata annunciata sull’invito scritto inviato alle rappresentanze sindacali ed era pertanto a conoscenza di tutti i partecipanti all’incontro».
Colfiorito a gonfie vele L’incontro si è svolto nella sede di Colfiorito è stato l’occasione per verificare lo stato dei lavori di costruzione del nuovo stabilimento per la produzione di mozzarella. Dopo l’investimento di Norcia, portato a termine due anni fa, la cooperativa ha dato il via alla realizzazione del nuovo impianto per rendere più efficiente anche questa divisione produttiva. In poco più di dieci mesi (i lavori sono iniziati il 24 febbraio scorso) è stata realizzata la struttura, saranno effettuati i trasferimenti e sarà dato il via alla produzione. Lo stabilimento attuale lavora oltre 15 milioni di litri di latte annui e si punta ad accrescere tale livello produttivo. «In una realtà montana e difficile come questa – ha detto il presidente Catanossi – ci sono circa quaranta persone occupate nella produzione e nei servizi. I consiglieri hanno preso atto con soddisfazione della realizzazione e dello stato di avanzamento dell’opera, ma anche della qualità dei manufatti e delle soluzioni logistiche».