Alcuni stabilimenti ex Pozzi (foto archivio Fabrizi)

di Chiara Fabrizi

Al vaglio la proroga sul programma di cessione della ex Pozzi. Sarebbe spuntata al tavolo del ministero dello Sviluppo economico (Mise), dove venerdì scorso sono tornate ad accomodarsi commissari e sindacati, l’ipotesi di richiedere in base all’articolo 57 del decreto legislativo 270 del 1999 (la Prodi bis) più tempo per centrare la vendita delle due aziende del polo metallurgico di Spoleto, Ims (ghisa) e Isotta Fraschini (alluminio).

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Ex Pozzi, al vaglio proroga sui tempi di cessione La manovra si sarebbe resa necessaria, questo emerge nonostante i dettagli sono stretti nel massimo riserbo, a seguito del passo avanti formale compiuto negli ultimi giorni da un investitore interessato a rilanciare le produzioni di Santo Chiodo. Sull’identità del soggetto continua a non trapelare alcunché, anche se si apprende che lo stesso avrebbe partecipato alla procedura bandita dai commissari, presentando una manifestazione di interesse che, però, poi non si è trasformata in offerta vincolante entro le scadenze previste dal disciplinare. In questo senso al tavolo del Mise sarebbe stata paventata la possibilità prevista dalle norme per richiedere una proroga in base all’articolo 57 della Prodi bis secondo il quale lo stesso ministero «previa relazione dei commissari straordinari e sentito il comitato di sorveglianza» può concedere «per una sola volta» un’ulteriore proroga valida al massimo per dodici mesi. La manovra permetterebbe di guadagnare tempo prezioso per tentare di concludere il programma di cessione della ex Pozzi, affidandola quindi a un nuovo imprenditore che dovrà naturalmente presentare un piano industriale e indicare i livelli occupazionali, e al contempo assicurerebbe il rinnovo degli ammortizzatori sociali per i 250 operai di Santo Chiodo con la cassa integrazione straordinaria in scadenza a stretto giro. Senza il via libera del Mise sulla proroga dei tempi, invece, il rischio concreto resta sempre il più drammatico, ossia la perdita delle produzioni metallurgiche e dei 250 posti di lavoro.

@chilodice

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