di Iv. Por.
«Io godo del successo di Fiorello, non ho assolutamente invidia». E’ un Pippo Baudo «orgoglioso» di essere stato tra i primi a lanciare lo showman siciliano, che sta raccogliendo grande successo con “Il più grande spettacolo dopo il weekend”. Ne ha parlato a margine di un incontro su tv e auditel, nell’ambito dell’IMMaginario 2.0 di Perugia. Intanto da un0indagine emerge che il duopolio Rai-Mediaset perde colpi.
Fiorello «Una volta c’era questa distinzione tra indice di ascolto e indice di gradimento – ha detto Baudo – che era una cosa molto giusta perché una cosa si può anche vedere e non gradire. Purtroppo gli americani ci hanno portato questo brutto vizio di giudizio cioè che la quantità significa già accettazione di un programma e questo è un errore. Però, nel caso di Fiorello, è un’accettazione così massiccia, così mastodontica, così ecumenica per cui è inutile discutere». Baudo ha sottolineato di gradire il programma di Fiorello. «Io lo stimo molto – ha aggiunto – mi piace come si muove, tutta la sua carriera l’ha impostata bene, è un ragazzo che ha studiato tanto, che si è perfezionato sempre, non si è mai accontentato, ma ha voluto sempre essere qualche cosa di più per cui io godo del suo successo, non ho assolutamente invidia, anzi – ha sottolineato – sono orgoglioso, siccome sono stato uno dei primi ad averlo anche aiutato, l’ho portato come ospite ed era un grande ospite: avere come ospite Fiorello è una fortuna».
Con la Rai ci annusiamo Su chi lascia la Rai, Baudo ha detto di apprezzare la scelta di Simona Ventura («XFactor di Sky è fatto molto bene») e invece di non capire «perché la Dandini se ne è andata». «Ora si parla anche della Gabanelli – ha affermato – mi dispiacerebbe molto: una squadra di calcio si fa con i giocatori». Infine, sul suo rapporto con la Rai: «Ci annusiamo, aspetto proposte, aspetto occasioni. Sono pronto a entrare in campo mi alleno tutti i giorni e Prandelli mi ha promesso che mi convocherà». Baudo ha detto di aver presentato 5 idee originali e di attendere notizie.
Auditel: Rai e Mediaset a picco Intanto da un’indagine emerge che dal 2000 a oggi le reti Rai e Mediaset messe assieme hanno perso il 20% del loro pubblico: solo quest’anno la perdita è del 4%. La rassegna, intitolata “Indietro tutta”, dedicata a Arbore ma anche alla crisi del settore, curata da Marco Molendini e parte del Festival Immaginario, ha affidato al corso di laurea in linguaggi dei media dell’Università cattolica di Milano un’indagine sui dati Auditel.
Meno 4% I risultati messi insieme dagli studenti del professor Giorgio Simonelli, Giorgio Scorsone e Alessio Fiorito, fotografano la situazione in questo modo: nel 2000 il complesso di Raiuno, Raidue, Raitre, Canale 5, Italia 1, Retequattro in primetime arrivavano al 91,6%, nel giorno medio al 90,6. Nel 2010 erano al 76 in primetime e al 73,6 nel giorno medio Nel 2011, finora, il calo ulteriore è del 4%.
Auditel da rifare Quanto all’Auditel è stato effettuato anche uno studio sul campione. Il risultato rivela che nel campione stesso è sovrastimato il pubblico meno istruito: nel campione Auditel la popolazione con sola licenza elementare che viene considerata è pari a circa il 30%, mentre nella realtà fotografata dall’Istat si attesta attorno al 20%. Mentre i laureati che l’Istat valuta all’8% è nel campione soltanto al 5,5.
Evasione canone in aumento Gli studenti hanno anche effettuato un’analisi sul canone. Da questa risulta che l’evasione è in aumento: nel 2011 era al 43%, cinque anni fa era al 25. In Europa è all’8. Il fenomeno è dilagante al Sud, dove in Campania, Calabria e Sicilia arriva all’87%.