di Ivano Porfiri
Dall’aeroporto a casa con l’auto dell’Asl guidata dall’autista pagato con soldi pubblici. Due dirigenti della sanità ternana sono finiti nel mirino della Digos: denunciati per peculato.
Il caso La Digos ha denunciato due dirigenti della Asl 4 di Terni per peculato d’uso in concorso, a seguito di un’indagine partita da un volantino che raccontava di come una funzionaria amministrativa di 38 anni, si era fatta accompagnare dall’aeroporto a Terni, al ritorno dalle vacanze, con una macchina dell’azienda con tanto di autista. Il trasporto è stato autorizzato con un ordine di servizio da un altro dirigente amministrativo, in una giornata lavorativa infrasettimanale. Gli agenti della Digos, hanno appurato che quanto comunicato nel volantino era fondato e che il trasporto era stato disposto da un altro dirigente. Sono stati entrambi denunciati per aver utilizzato un mezzo dell’azienda per fini privati.
Volo su Perugia L’episodio, secondo quanto appreso da Umbria24, risale al 27 marzo scorso, quando la dirigente atterrò con l’aereo dall’aeroporto di Sant’Egidio, a Perugia, dopo una vacanza in Sardegna. Lì ad attenderla c’era un’auto di servizio dell’Asl. La tratta oggetto della denuncia sarebbe dunque Perugia-Terni. L’altro dirigente denunciato sarebbe colui che ha autorizzato con un ordine di servizio il trasferimento della collega all’aeroporto.
Il volantino Le indagini della Digos sono state avviate dopo la diffusione da parte dell’Unmil – durante un sit-in di protesta contro i tagli al sociale organizzato a fine giugno davanti alla sede dell’Asl da alcune associazioni di invalidi – di un volantino in cui veniva denunciato, con riferimenti generici, l’episodio. La polizia ha allora ascoltato alcuni testimoni, trovando riscontri a quanto segnalato e decidendo così di procedere alla denuncia a piede libero nei confronti dei due dirigenti.
Provvedimento disciplinare In seguito alle due denunce l’Asl 4 ha avviato unprovvedimento disciplinare nei confronti del dirigente che ha autorizzato il trasporto. A riferirlo è la direzione generale della stessa azienda, spiegando che il fatto «è statooggetto di accertamento interno» culminato con il provvedimento stesso. «L’amministrazione dell’Asl – si legge in una nota – sin da allora si è riservata ulteriori azioni qualora fossero emersi fatti penalmente rilevanti. Successivamente tutto il carteggio è stato trasmesso alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Terni ai fini della verifica di fatti oggetto di indagine». Sempre secondo quanto riferito dai vertici dell’azienda, durante l’istruttoria del procedimento disciplinare a carico deldirigente «non sono emerse responsabilità di naturaamministrativa di altri funzionari». La Asl 4 si dice fiduciosa nell’azione degli organi inquirenti e si riserva «ogni altra azione a tutela del buon funzionamento e dell’immagine dell’azienda».