di Francesca Marruco

«E’ finita». Poche parole dopo la lettura della sentenza con cui lui e suo padre sono stati condannati rispettivamente a 27 anni e all’ergastolo per l’omicidio di Alessandro Polizzi e quello di Julia Tosti. Valerio Menenti non si aspettava la condanna, era pronto a scommettere che i giudici gli avevano creduto. E invece no. I giudici hanno creduto all’accusa e lo hanno condannato. Alle 18.40 Valerio e Riccardo ascolta il presidente della Corte d’Assise che quando scandisce la parola «colpevoli» suscita un accenno di applausi tra gli amici di Alessandro, che sono venuti ad ascoltare la sentenza.

IL VIDEO DELLA SENTENZA

Ammutolito Il primo viaggio di ritorno in carcere da condannato Valerio Menenti lo fa in silenzio. E’ ammutolito e estremamente giù di morale. Non una parola. Non uno sguardo. Solo quella rassicurazione all’amica ballerina che quando lo vede dire «E’ finita», gli dice «non fare cazzate, non fare cazzate» e lui ancora «stai tranquilla». Gli avvocati gli spiegano quando ancora è nella gabbie dell’aula degli Affreschi che nulla è ancora finito perché ancora ci sono altri due gradi di giudizio. Ma da affrontare da detenuto.

VIDEO: SENTENZA E REAZIONI

Sentenza dura Dall’altra parte invece ci sono i familiari di Julia Tosti e Alessandro Polizzi che il giorno dopo devono ancora riprendersi da una sentenza che gli consegna una vittoria su tutti i fronti. I giudici infatti, nell’infliggere l’ergastolo a Riccardo Menenti e 27 anni a Valerio hanno solo concesso le attenuanti generiche al giovane tatuatore, considerandole tuttavia come equivalenti delle aggravanti, per il resto la sentenza è molto dura anche nelle disposizioni accessorie. Entrambi sono stati dichiarati interdetti in perpetuo dai pubblici uffici entrambi in stato di interdizione legale e il solo Menenti Riccardo decaduto dalla potestà genitoriale. I giudici hanno anche disposto la pubblicazione della sentenza di condanna, a spese dei condannati, nei comuni di Perugia, Roma e Todi e per quindici giorni nel sito internet del Ministero della Giustizia. Oltre al milione e mezzo di provvisionali disposte, i due Menenti sono stati condannati anche al pagamento delle spese processuali di tutte le parti civili costituite. Infine, i giudici hanno disposto che dopo il passaggio in giudicato della sentenza di condanna, il sequestro conservativo disposto dal gip Luca Semeraro si tramuti in pignoramento. Anche se di fatto, una volta corrisposte le provvisionali, il patrimonio dei Menenti è pressoché terminato.

Fotogallery, in aula gli imputati e Julia Tosti

Julia: ci ho creduto E dopo le lacrime, gli abbracci convulsi e quella tensione che lascia il passo a un po’ di sollievo, almeno fin quando non si ricomincerà tutto in appello, è la giovane sopravvissuta Julia Tosti, a scrivere un post liberatorio sulla sua bacheca Facebook: «Ci ho voluto credere fino all ultimo perche in questi due anni non avevo piu niente in cui credere…e ho fatto bene a crederci fino in fondo…cucciolotto mio te non tornerai indietro e il vuoto che hai lasciato non si potra mai colmare…ma almeno giustizia è stata fatta ergastolo per Riccardo e 27 anni per Valerio!…….GRAZIE!!!». Dopo l’arringa dele difese, sempre sul suo profilo, la giovane, attaccata duramente dai legali dei Menenti, aveva scritto: «Tante,troppe cazzate bugie calugne ho dovuto sentire oggi invece di chiedere scusa x quello che avete fatto tentate di infangare con cattiverie una persona che non ce piu e cercate di rendere inattendibile me!!!!! Vergogna disprezzo e schifo sono le uniche parole che mi vengono in mente!!!sto credendo nella giustizia ci voglio credere!!!e quindi attendo la sentenza il 27 aprile e spero una sentinza che dara un po giustizia !!!! ». Quella giustizia che lunedì pomeriggio l’ha scossa con enormi singhiozzi e infinite lacrime, col cuore rivolto al suo guerriero che non c’è più.

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