Il palazzo della prefettura di Perugia

di Ivano Porfiri

Come chiesto dal sindaco Wladimiro Boccali la sicurezza a Perugia diventa un caso nazionale. Sabato saranno in città due sottosegretari all’interno e il vice capo della polizia per un supervertice interforze.

Il vertice D’intesa con il ministro dell’Interno, Annamaria Cancellieri, i sottosegretari Carlo De Stefano e Giovanni Ferrara, sabato alle 11 presiederanno in prefettura a Perugia una riunione tecnica di coordinamento provinciale interforze per «fare il punto sullo stato della sicurezza, anche alla luce dei recenti fatti criminali verificatisi».

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Anche il vice capo della polizia Alla riunione saranno presenti, oltre al prefetto Enrico Laudanna, i vertici provinciali delle forze dell’ordine e della magistratura e il vice capo della polizia, nonché direttore della polizia criminale, Francesco Cirillo.

La richiesta di Boccali Il sindaco Boccali aveva espresso a Laudanna la richiesta di un intervento nazionale. «Ho espresso al prefetto e ai rappresentanti delle forze dell’ ordine presenti alla riunione del Comitato per l’’ordine pubblico tutta la rabbia dei perugini per l’efferato delitto di Ramazzano, e con essa la richiesta forte e improrogabile allo Stato di dare una risposta concreta al nostro bisogno di sicurezza»”.

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Marini: vertice importante Il vertice è commentato positivamente dalla presidente della Regione, Catiuscia Marini. «Considero di particolare importanza la convocazione del Coordinamento provinciale interforze da parte del ministro dell’Interno, Annamaria Cancellieri – afferma -. Sarà questa l’occasione per un confronto circa le azioni che tutti insieme dobbiamo mettere in atto per contrastare la criminalità organizzata nella nostra regione». «Sono convinta – aggiunge Marini – che è necessaria, ora più che mai, una forte e leale collaborazione istituzionale tra il complesso delle forze dell’ordine e le istituzioni regionali e locali per fronteggiare e combattere la presenza di pericolose organizzazioni criminali nel nostro territorio, la cui brutale violenza ha toccato il culmine con l’omicidio di Luca Rosi. Come istituzioni – conclude Marini -, intendiamo fare la nostra parte, supportando le forze dell’ordine nella attuale e difficile fase di repressione, soprattutto nella ricerca dei responsabili del delitto di Ramazzano, ma anche e più in generale agire insieme nella complessiva azione di prevenzione della criminalità».

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Verso i funerali La città si prepara intanto ai funerali di Luca Rosi, che si terranno al cva di Ramazzano giovedì alle 15. La Provincia di Perugia parteciperà con il proprio gonfalone. Nell’annunciarlo, il presidente Marco Vinicio Guasticchi rinnova la propria vicinanza ai familiari e all’intera comunità in questo difficilissimo momento. «E’ necessario – dice – spendersi al massimo per fermare definitivamente questi atti di barbarie che scuotono la nostra comunità in una escalation di violenza che degenera in rapine, furti, stupri fino ad arrivare  all’omicidio: una violenza di una brutalità inaudita che non risparmia niente e nessuno. Non possiamo più rimandare la messa in campo di misure urgenti e straordinarie volte ad assicurare i malviventi alla giustizia e a tutelate al massimo la sicurezza di noi tutti».

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Lutto cittadino Quella di giovedì sarà una giornata di lutto cittadino, per esprimere il dolore di tutti i perugini per la morte di Luca Rosi. Lo ha deciso il Comune con una delibera della giunta. A Palazzo dei Priori ed in tutte le sedi comunali saranno esposte le bandiere a mezz’ asta, ed una delegazione, guidata dal sindaco Boccali e con il Gonfalone, parteciperà ai funerali che si svolgeranno a Ramazzano alle ore 15. Alle 12 la campana di Palazzo dei Priori suonerà in segno di lutto, ed i dipendenti saranno invitati ad osservare un minuto di silenzio. Il Comune invita inoltre gli esercizi commerciali ad abbassare le saracinesche in concomitanza con i funerali.

4 replies on “Sicurezza, il governo invia sabato a Perugia due sottosegretari e il vicecapo della polizia”

  1. mi raccomado…se l’albanese che avete pizzicato con la pistola rubata risultasse estraneo
    ai fatti di ramazzano…lasciatelo subito!!! e dategli anche qualche spicciolo per il disturbo…
    lasciatelo libero di circolare almeno fino a quando non avrà ucciso qualche altro innocente…

  2. Per una volta, invece, vorrei spezzare una lancia nei confronti delle istituzioni, segnatamente del Sindaco, che, per quanto in suo potere, si é fatto tempestivamente portavoce dell’ esasperazione e della paura dei cittadini. Non sono suo tifoso politico, votando tutt’ altro, ma un plauso al Suo gesto lo faccio, perché un capo di comunità lo si vede anche (e sopratutto) in questi casi, non nell’ ordinaria amministrazione o ancora nelle parate e feste con la fascia …..

    Mi auguro che domani il minuto di silenzio sia fatto proprio da tutta la regione, io per quanto lontano dall’ Umbria, lo farò!

  3. CHE TUFFO AL CUORE!LONTANA DA 10 ANNI DA LLA MIA CITTA’,NIENTE è CAMBIATO ANZI SEMPRE PEGGIO…. LA DROGA A FIUMI ANCHE SOTTO LA MIA CASA…RICORDO, E ORA PURE LA VIOLENZA PIù CRUDELE!

  4. Tutto il centro nord è nella morsa dell’invasione straniera. Il Veneto, la Lombardia ed il Piemonte stanno peggio di Perugia. Il sud molto meno perché laggiù il territorio è controllato in larga parte dalle mafie locali che “risolvono” i casi con i loro metodi e non chiamano i carabinieri.

    Poi mi faccio una domanda, ma non mi dò una risposta.
    Perché ai freghetti perugini piace tanto la droga? A me piaceva di più il pelo trent’anni fa.

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