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Luigi Chiatti noto come il "Mostro di Foligno"

Una volta finito di scontare la sua pena in carcere il mostro di Foligno Luigi Chiatti verrà trasferito in una casa di cura e custodia per un periodo minimo di tre anni. Lo ha stabilito il tribunale di sorveglianza di Firenze che ha dichiarato eseguibile la misura di sicurezza, emessa nei suoi confronti già quando venne condannato.

Ricorso rigettato Il tribunale di sorveglianza si era già espresso in questo senso ma Chiatti aveva fatto ricorso tramite i suoi legali. Adesso è arrivato un nuovo rigetto della richiesta e a questo punto si dovrà capire dove esattamente Luigi Chiatti verrà detenuto per almeno altri tre anni.

Le condanne Il 46enne Chiatti, difeso dagli avvocati Guido Bacino e Claudio Franceschini, era stato condannato all’ergastolo, poi ridotto a 30 anni per seminfermità mentale per aver ucciso i piccoli Simone Allegretti e Lorenzo Paolucci di 4 e 13 anni a Foligno. Il mostro poi ha anche beneficiato di una ulteriore riduzione di tre anni della pena in virtù dell’indulto. Quindi finirà di scontare la sua pena a settembre di quest’anno, e poi andrà in una casa di cura e custodia.

Legale vittime: bene ma dove lo ricoverano? «Nessuna sorpresa in relazione al rigetto del ricorso proposto dai difensori di Chiatti, la cui pericolosità sociale non potrà essere messa in discussione, né oggi né in futuro. Il provvedimento, tuttavia, non offre alcuna soluzione di natura pratica». Così l’avocato Giovanni Picuti che rappresenta le famiglie delle due piccole vittime del mostro di Foligno Luigi Chiatti. L’avvocato sottolinea infatti che il provvedimento «non incide sulla sostanziale e definitiva risoluzione della vicenda omicidiaria. Il periodo di internamento stabilito dalla Corte D’Assise, e confermato dalla Sorveglianza, in considerazione della avvenuta soppressione degli OPG, dà poche garanzie. Le nuove strutture che il Ministero della Sanità dovrà predisporre non possono costituire validi equipollenti ai carceri giudiziari, i soli luoghi in grado di prevenire rischi di reiterazione di così gravi reati come quelli commessi dal Mostro di Foligno, che tale era e tale rimane. Il controllo dell’internato, fissato per la durata di tre anni, non può essere demandato ad infermieri o medici».