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Luigi Chiatti noto come il "Mostro di Foligno"

di F.M.

«Il periodo di internamento di tre anni stabilito dalla Corte D’Assise, in considerazione della avvenuta soppressione degli OPG, non offre garanzie. Le REMS, residenze per l’esecuzione della misura di sicurezza sanitaria, che il Ministero della Sanità dovrà predisporre a seguito della chiusura dei carceri psichiatrici, non può in alcun modo fornire risposte rassicuranti quando si è davanti a dei serial killer». A dirlo, all’indomani della decisione del tribunale di sorveglianza di Firenze che ha rigettato il ricorso dei legali di Chiatti contro l’applicazione della misura ulteriore di almeno tre anni di ricovero in una casa di cura e custodia è l’avvocato Giovanni Picuti, che assiste le famiglie delle vittime del mostro di Foligno.

Sicurezza blanda Picuti, aggiunge inoltre che «il processo di deistituzionalizzazione di questa categoria di autori di reato, alla quale il Chiatti appartiene, è pura illusione. Senza considerare che il passaggio tra il livello di sicurezza del carcere ed un altro più blando è determinato da indicatori clinici e forensi – che nel caso di Chiatti sono allarmanti – e non dal semplice criterio temporale, come astrattamente previsto dalla norma penale».

Fine pena Luigi Chiatti finirà di socntare la sua pena il 5 settembre prossimo. Nel frattempo resta da capire in quale sttruttura verrà internato. Potrebbe essere quella di Volterra, che dovrebbe essere pronta entro agosto, ma ancora è tutto in movimento. Secondo quanto è stato possibile apprendere, inq ueste strutture ci sarebbe una sorveglianza perimetrale, forse di poliziotti della penitenziaria a guardia delle entrate e delle uscite. Sarà abbastanza per il mostro di Foligno?