di Enzo Beretta
Tutti a processo. Sette medici dell’ospedale di Perugia indagati in seguito alla morte di Vincenzo Bosco deceduto il 26 aprile 2022 con un ago da insulina in un polmone sono stati rinviati a giudizio. Si tratta di anestesisti e otorinolaringoiatri – tra loro anche tre specializzandi – accusati di omicidio colposo e responsabilità colposa in ambito sanitario. Come disposto dal gup Elisabetta Massini il processo inizierà il 19 settembre davanti al giudice monocratico Marco Verola. Si legge nell’avviso di conclusione delle indagini preliminari che i sanitari hanno «cagionato il decesso» del 39enne romano, «morto a seguito dell’induzione di anestesia in sala operatoria, nelle fasi preliminari all’esecuzione di operazione chirurgica al setto nasale, a causa di grave insufficienza respiratoria acuta secondaria a polmonite, favorita dalla presenza di corpo estraneo in polmone, rappresentato da un ago da insulina, insufficienza respiratoria indotta dalla somministrazione dell’anestesia, con condotte colpose omissive autonome, negligenti ed imprudenti».